LA TRATTATIVA

Soldi anticipati ad “Alba” per garantire gli stipendi 

La sindaca ha deciso di pagare manutenzione e igiene fino a dicembre

BATTIPAGLIA. I soldi in cassa non bastano: pagamento anticipato per scongiurare l’emergenza rifiuti. Per sbrogliare la matassa “Alba”, l’amministrazione comunale battipagliese tira fuori prima del previsto i quattrini che la società in house dovrà guadagnarsi occupandosi dell’igiene e della manutenzione urbane fino alla fine del 2017: più di 1,5 milioni di euro per concedere agli operai di tirare una boccata d’ossigeno fino al 31 dicembre prossimo. Saranno pagati così i lavoratori della municipalizzata, che sono ancora in stato d’agitazione e minacciano uno sciopero che paralizzerebbe la città, con le strade che sarebbero invase da cumuli di pattume.
Lo ha deciso Cecilia Francese, che nel tardo pomeriggio di giovedì ha riunito i suoi assessori per discutere del caso “Alba”. Sul tavolo, una nota del 3 ottobre, firmata dall’amministratore unico della municipalizzata, Luigi Giampaolino. Nella lettera, il manager chiedeva all’amministrazione comunale di ricorrere all’anticipazione della remunerazione contrattuale dei servizi di manutenzione e di igiene da ottobre a dicembre 2017. «Occorre garantire il pagamento immediato sia delle retribuzioni ai dipendenti sia del carico contributivo e fiscale relativo in scadenza, unitamente a quello eventuale verso i fornitori»: lo si legge nella delibera della giunta Francese. Da qui la scelta di «autorizzare l’anticipazione parziale dei pagamenti di ottobre, novembre e dicembre 2017»: una decisione assunta con il consenso del dirigente tecnico, Pasquale Angione, e di quello finanziario, Giuseppe Ragone.
Il Comune verserà in anticipo nelle casse di “Alba” l’80 per cento d’ogni rata mensile previste dal capitolato d’oneri: 392mila euro al mese per l’igiene, ai quali s’aggiungono, ogni trenta giorni, 39mila euro di Iva, e 112mila euro mensili, con 11mila euro di Iva, per la manutenzione. Somme che Giampaolino e i vertici della partecipata utilizzeranno prima di tutto per versare l’ultima mensilità sui conti dei dipendenti e pagare gli F24 degli ultimi mesi, rimasti in sospeso.
Le casse di “Alba” sono state prosciugate dal piano di definizione agevolata delle entrate: dal 31 luglio 2017 al 30 settembre 2018, in cinque corpose rate, la municipalizzata dovrà ripianare i debiti contratti con Equitalia pagando 3,7 milioni all’Agenzia delle entrate e della riscossione. Un risparmio da circa 2 milioni di euro: è il beneficio di cui “Alba” può godere dopo aver fatto ricorso alla rottamazione delle cartelle esattoriali. Eppure, dopo aver sostenuto il pagamento di due rate nel giro di due mesi, sborsando 1,7 milioni, il management della partecipata s’è ritrovato a corto di denaro per i fornitori e i dipendenti.
Mercoledì i dipendenti di “Alba” avevano fatto sapere che, se nel giro di tre giorni non fosse stato convocato un tavolo di raffreddamento, avrebbero scioperato. La sindaca aveva fissato un tavolo per domani, ma i referenti di alcuni sindacati provinciali, impegnati in altre vertenze, non possono partecipare: più facile che l’incontro venga spostato.

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