«Soldi alle scuole, la legge lo vieta» 

Canfora contro la decisione dei 5 Stelle in Regione di devolvere i loro compensi

Il sindaco Giuseppe Canfora si scaglia contro la scelta dei consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle e della neo deputata Virginia Villani di destinare i loro compensi alle scuole della Campania, per un totale di circa 250mila euro.
«Pur apprezzando la volontà di rinunciare a parte dei propri compensi, così come la nostra maggioranza ha fatto durante il suo mandato, si rimane sempre più stupiti - afferma Canfora - i rappresentanti del Movimento 5 Stelle sono politici in quanto occupano ruoli politici, in questo caso sono consiglieri regionali appartenenti a un partito. La legge vieta la sponsorizzazione politica delle scuole pubbliche, vieta cioè ai partiti e ai politici in quanto tali di sostenere economicamente con propri contributi l’attività scolastica».
Canfora aggiunge: «Se anche volessimo interpretare la loro sicuramente generosa offerta come un atto di privati cittadini, ma in realtà così non è, in quanto sono subito pronti a farsi fotografare con enormi assegni con le 5 Stelle, avrebbero dovuto farlo singolarmente e in privato, mediante lo “school bonus”, la possibilità prevista dalla legge sulla “Buona scuola” di avere un credito d’imposta fino a un massimo di 100mila euro per chi fa donazioni in favore delle scuole, e avere in cambio detrazioni fiscali pari al 65 per cento».
Il primo cittadino di Sarno ricorda anche che «i nostri compensi non sono mai entrati nella nostra disponibilità, come invece fanno i 5 Stelle che prima li percepiscono e poi li elargiscono, li abbiamo lasciati al Comune e con una delibera di Consiglio comunale e di Giunta la maggioranza ne ha deciso la destinazione. Una volta stabilito che dovevano essere utilizzati per le borse di studio, gli uffici hanno preparato il bando, fatta la graduatoria ed assegnate le borse. I consiglieri regionali dei 5 Stelle quindi dovrebbero lasciare i loro soldi alla Regione, che dovrebbe fare un bando per l’assegnazione degli stessi alle scuole solo in seguito a una graduatoria, determinando i requisiti per la divisione, anche se in Campania le scuole sarebbero migliaia».(d. r.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA