Solarium Concordia solo rifiuti e macerie

Nel 2013 presentato un progetto di restyling: lavori mai partiti

Prima ancora di iniziare la passeggiata verso la zona orientale del lungomare, ad accogliere i visitatori c’è un’opera completamente dimenticata a se stessa e mai effettivamente utilizzata. Si tratta del noto solarium di piazza della Concordia. Inaugurato l’8 settembre del 2009 dall’allora sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, è oggi un’area totalmente degradata, ricettacolo di immondizia e ritrovo di tossicodipendenti, come denunciato da molti residenti.

La pavimentazione è ormai solo un lontano ricordo, essendo molte mattonelle rotte o divelte e l’area è inaccessibile per chi tiene a cuore la sua incolumità personale.

Eppure non doveva essere questo il destino dell’opera. Quando nel marzo del 2009 si annunciò l’intervento di restyling si prevedeva di realizzare oltre al solarium anche servizi igienici e una piccola attività di ristorazione. L’obiettivo era consegnare ai salernitani un’area dove poter godere del sole estivo in tutta tranquillità. Inizialmente si prevedeva di finire tutto in sessanta giorni al costo di 78mila euro, purtroppo non fu così, tempi e costi lievitarono e si arrivò alla consegna a settembre al prezzo di circa 180mila euro. La speranza era che i soldi spesi servissero almeno a qualcosa, invece alla prima mareggiata ci furono i primi danni e l’opera cominciò lentamente a degradarsi.

Dopo quattro anni, sempre il sindaco De Luca, annunciò in conferenza stampa un nuovo progetto che avrebbe dovuto far dimenticare ai salernitani le brutture degli ultimi anni. L’intervento prevedeva una vera e propria riconversione dell’area con l’apertura di un piccolo ristorante, una caffetteria, il famoso solarium con tanto di docce e una serie di aree didattiche rivolte a giovani e alle fasce sociali protette. In particolare si volevano organizzare attività di primo soccorso, sicurezza in acqua, pesca, insegnamento di lingue straniere, tornei di beach volley nell’area appositamente attrezzata.

«Il progetto - disse allora con orgoglio il primo cittadino - incrementa ulteriormente l’offerta turistica della nostra città. È il punto di arrivo di un iter tormentato iniziato tre anni fa. Questo a dimostrazione di come in Italia realizzare un’opera di trasformazione urbana, anche minima, sia un vero e proprio percorso di guerra». Insomma, quello inaugurato nel 2009 non era un vero e proprio intervento, stando alle parole dello stesso De Luca.

Ma chiudendo questa parentesi e tornando al nuovo progetto, bisogna ricordare che si sarebbe dovuto trattare di un project financing. I realizzatori dell’intervento, la Green Park dei fratelli Amoroso, avrebbero avuto la concessione dell’area per i successivi dieci anni.

Sempre in quella conferenza stampa, che si tenne a fine marzo, si annunciò anche il presunto inizio dei lavori, ovvero subito Pasqua e la fine, due anni.

Di anni ne sono trascorsi tre e i lavori non sono neppure iniziati, sembra per problemi di natura burocratica. Quello che invece è continuato è stato il degrado dell’area.

«È una cosa inammissibile - commenta un residente - Sarebbe stata una cosa molto bella se si fosse realizzata e invece c’è solo sporcizia. Un luogo completamente abbandonato che di sera diventa anche pericoloso. Un’indecenza».

Insomma, un biglietto da visita per chi scende dalla stazione e si incammina sul lungomare che non è di certo dei migliori.

©RIPRODUZIONE RISERVATA