Soget a San Giorgio Parte un esposto all’anticorruzione

CASTEL SAN GIORGIO. Continua la polemica contro la Soget e arriva la segnalazione a Raffaele Cantone. «Chiediamo una rivisitazione sul procedimento di affidamento del servizio in virtù di una...

CASTEL SAN GIORGIO. Continua la polemica contro la Soget e arriva la segnalazione a Raffaele Cantone.

«Chiediamo una rivisitazione sul procedimento di affidamento del servizio in virtù di una segnalazione fatta all’autorità di vigilanza dei contratti pubblici, presieduta da Cantone, rispetto alle modalità di espletamento del servizio e di scelta del contraente», dice Salvatore De Simone del Movimento Federalista Per Castel San Giorgio.

«Le difformità riguardano una contrarietà alla tipologia di appalto. Anche l’espletamento del sevizio è contrario ai regolamenti comunali», continua. Il bando vinto dalla Soget è stato pubblicato e deliberato durante l’amministrazione Longanella, mentre Sammartino lo ha ratificato. «Chiediamo al commissario Amantea di approfondire l’affidamento», dice De Simone. «Il movimento dei consumatori di Salerno ha segnalato alla procura della Repubblica la presenza della Soget. Nell’ottobre 2013 la Cassazione depositò una sentenza di negligenza di questa società. Il punto è che il censimento, per computi tributari, è un servizio che deve essere a supporto dell’amministrazione ma non può sostituirla. I dipendenti della Soget non possono entrare nelle abitazioni ma devono essere accompagnati dai tecnici del comune».

L’appalto riguardava un progetto che andasse a supporto dell’aggiornamento del database e del recupero fiscale e sarebbe dovuto comparire sulla gazzetta ufficiale della comunità europea, dato che i fondi cui potrà accedere la Soget arrivano a 350mila euro, con un agio del 28 per cento. Inoltre, attualmente sembrerebbe che sul territorio opererebbero sia Soget che Equitalia.

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