Sms di minacce a Fattoruso Terza intimidazione in due mesi

Elezioni e veleni a Scafati: il professionista sarà il candidato sindaco del gruppo dei moderati L’inquietante episodio è stato denunciato ai carabinieri. Il clima politico si fa incandescente

SCAFATI. Minacce al candidato sindaco dei moderati Giuseppe Fattoruso. È accaduto ancora una volta, a distanza di poco più di un mese. Un sms dai contenuti intimidatori ricevuto da Giuseppe Fattoruso - leader del Mocis e candidato sindaco per le forze di centro al lavoro per la costituzione della Casa dei Moderati - e proveniente da un numero sconosciuto ha scosso gli animi dell’intero gruppo. “Pezzo di bastardo, hai superato i limiti della sopportazione. Tra oggi e domani ti consiglio di guardarti le spalle. Parli troppo e a sproposito. Infame”: questo il testo del messaggio che Fattoruso si è visto recapitare ieri mattina, intorno alle otto.

Fattoruso, dopo essersi consultato con il suo legale Michele Sarno, si è recato alla locale Tenenza dei Carabinieri per sporgere denuncia contro ignoti presentando una dichiarazione sottoscritta al tenente Saverio Cappelluti che illustrava i fatti. Si tratta del terzo episodio di minacce in appena due mesi. Il primo a settembre, quando a Fattoruso giunse un sms dai toni minacciosi, denunciato ai Carabinieri, e il secondo in ottobre con un biglietto con minacce di morte nei suoi confronti incastrato nel cancello di accesso alla sede del Mocis in via Terze. La tensione è alta. Il clima politico si fa incandescente e questi episodi non fanno che inasprire ulteriormente gli animi.

Dice Giuseppe Fattoruso: «Queste minacce non servono alla democrazia e alla volontà di chi mette a disposizione giorno dopo giorno le sue energie per ridare alla città una nuova immagine di legalità e trasparenza e la speranza di un domani migliore». E aggiunge: «Il mio sogno continua ad essere quello di poter vivere in una città diversa, dove ogni individuo possa diventare protagonista in libertà e senza condizionamenti. Nei prossimi giorni sarà organizzata una manifestazione congiunta con tutte le forze politiche contro a questo modo di fare politica».

Maria Rosaria Vitiello

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