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Smascherati tre bracconieri

Sorpresi dalla Forestale a cacciare cinghiali nell’area del Parco

AQUARA. Nuovo blitz antibracconaggio del Corpo Forestale dello Stato nel Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Denunciati a piede libero tre cacciatori di frodo. L’operazione, coordinata dal vicequestore Ferdinando Sileo, è scattata nella prima mattinata di ieri nei comuni di Aquara, Trentinara e Sant’Angelo a Fasanella.

I forestali, su segnalazione di alcuni residenti e seguendo il rumore degli spari, sono riusciti a raggiungere e ad identificare due bracconieri di Trentinara ed uno ad Aquara. Nei guai sono finiti P. M., 47 anni, P. G., 61, e S. D., 63. Sotto sequestro due fucili da caccia calibro 12 ed una carabina calibro 30,06. I bracconieri sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per caccia di frodo all’interno del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano.

Un’attività, quella dei forestali, che sta stanando numerosi bracconieri che in questo periodo si concentrano nella caccia al cinghiale, incuranti dei divieti imposti nella zona protetta del Parco. «Le operazioni condotte – ha dichiarato il vicequestore Sileo - evidenziano l’attenzione che il personale forestale riserva al fenomeno del bracconaggio nell’area del Parco e quanto sia importante il contributo fornito dai cittadini che segnalano e denunciano le illegalità e grazie ai quali si realizza una vincente collaborazione tra cittadinanza ed istituzioni».

Intanto salgono a nove le persone denunciate dal Corpo Forestale dello Stato per il reato di caccia abusiva nell’ultimo mese. Un’attività che in questi giorni, su un piano messo a punto a livello territoriale dal vicequestore Sileo, sta stanando numerosi bracconieri, un fenomeno particolarmente esteso in questo periodo soprattutto per la caccia al cinghiale. I cacciatori, infatti, incuranti dei divieti, si presentano nella zona protetta del Parco del Cilento per esercitare l’attività venatoria.(v. r.)

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