Smaltimento di rifiuti: 5 arresti 

Domiciliari per i fratelli Apostolico di Castel S. Giorgio e il socio Tanagro di Nocera  

NAPOLI . Rifiuti prelevati dai cantieri del metrò di Napoli e smaltiti illecitamente, acqua contaminata utilizzata per spegnere gli incendi sul Vesuvio, la scorsa estate. Sono alcune delle accuse emerse dall'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, eseguita anche nei confronti di Giovanni e Francesco Apostolico, imprenditori di Castel San Giorgio, gestori di un sito in ricomposizione ambientale a Comiziano, nel Nolano. Destinatario del provvedimento, emesso dal gip del tribunale di Napoli, è anche il socio Isidoro Tanagro, di Nocera Superiore, al momento irreperibile perché all’estero. Ai domiciliari sono finiti pure i fratelli Antonio e Filippo Di Ruocco, titolari della società Edil Cava Santa Maria Labruna. L’operazione, coordinata dalla Dda di Napoli, è stata condotta dai carabinieri del Noe e dalla Polizia metropolitana di Napoli, con la collaborazione dei comandi provinciali dell’Arma di Napoli, Salerno e Caserta. Agli indagati sono contestati i reati di inquinamento e tentato disastro ambientale perché, in concorso tra loro e con un funzionario del Genio civile della Campania, avrebbero compromesso l’acqua di falda e del suolo del sito di Comiziano: sarebbe accertata dalle analisi la presenza di ingenti quantitativi di cromo, idrocarburi e amianto.
Le indagini, svolte tra il novembre 2016 e il settembre 2017, riguardano il presunto traffico organizzato di rifiuti convogliati nella cava gestita dagli Apostolico e da Tanagro. Secondo gli investigatori, gli indagati avrebbero gestito abusivamente grossi quantitativi di rifiuti, almeno 72.500 tonnellate, per non sopportare i costi dello smaltimento ordinario nei siti autorizzati. I rifiuti speciali non pericolosi sarebbero stati fittiziamente trattati dall’impianto di recupero rifiuti inerti della Edilcava Santa Maria la Bruna; quindi inviati, quale semplice sabbia da recupero, al sito di Comiziano. Questa sistema avrebbe consentito un guadagno di almeno 217.000 euro per la società Apostolico & Tanagro, e di circa 580mila euro per quella dei fratelli Di Ruocco. Gli scarti sarebbero stati prelevati dai cantieri allestiti dalla società Cmv scarl per la Metropolitana di Napoli, nella tratta Corso Garibaldi/Capodichino. Nel tempo sarebbe stato aumentato il volume da sfruttare nella cava con l'abbancamento di materiali.
Gianmaria Roberti
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