Olevano sul Tusciano

Slitta l’esame del Dna. Ancora senza nome il cadavere sui monti 

Gli inquirenti non hanno ancora disposto i prelievi. Ore di ansia a Olevano tra i familiari di Antonio Rocco

OLEVANO SUL TUSCIANO. Non è stata ancora effettuata la comparazione del Dna tra quello dei resti umani in avanzato stato di decomposizione ritrovati domenica mattina tra Acerno e Senerchia da un paracadutista statunitense, Joe Brehun, e quello dei familiari di Antonio Rocco, il sessantasettenne di Olevano sul Tusciano, ma residente a Battipaglia, scomparso sui Monti Picentini lo scorso luglio.
Praticamente impossibile il riconoscimento del cadavere recuperato nella serata di domenica scorsa dai militari di Avellino in collaborazione con le guardie giurate dell’Accademia Kronos e con alcuni volontari del posto. Il magistrato titolare delle indagini darà nelle prossime ore l’incarico al medico legale per le approfondite analisi comparative e per conoscere a chi appartengono i resti ritrovati. Anche se è forte l’ipotesi che possa trattarsi realmente del corpo di Antonio Rocco, che sparì nel nulla dopo essere stato in cerca di funghi con alcuni amici.
Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Avellino, retta dal maggiore Enrico Galloro, coadiuvati dai colleghi di Senerchia: non si trascura nessuna ipotesi, anche se quella più accreditata è che quei resti irriconoscibili appartengano a Rocco. Gli inquirenti mantengono comunque il massimo riserbo e restano cauti prima di sbilanciarsi sulle indagini, per evitare false illusioni ai familiari dello scomparso.
I parenti di Antonio Rocco non si danno pace per non aver trovato prima quel corpo martoriato. Ma la casualità ha voluto che dopo circa 11 mesi dalla scomparsa, un escursionista americano, Joe Brehun, recatosi in quella zona impervia per adempiere a una richiesta di sua zia che aveva perso tra quelle montagne suo fratello nel dicembre del 1944, precipitato insieme ad altri 15 commilitori su un aereo postale dell’esercito Usa abbattuto dal fuoco nemico, si sia imbattuto nei resti umani che potrebbero essere quello di Antonio Rocco. I familiari vivono nuovi momenti di angoscia in attesa che arrivi il responso ufficiale delle analisi comparative che saranno svolte solo nei prossimi giorni, da lì gli inquirenti potranno ricavare dati utili a stabilire a chi appartiene quel corpo trovato sui monti tra le province di Salerno e Avellino.
Sergio Macellaro
©RIPRODUZIONE RISERVATA.