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Slitta il regolamento del cimitero

Per combattere le speculazioni si deve chiarire il caso delle cappelle

PAGANI. Quanti avranno diritto ad essere sepolti in una cappella gentilizia pur non essendo familiari del proprietario non è ancora dato sapersi. Ci va con i piedi di piombo l’amministrazione sull’approvazione del regolamento di polizia mortuaria.

Dopo esser stato già rimandato al consiglio dello scorso giugno, l’approvazione non è arrivata neppure nell’ultima seduta. Sul punto la maggioranza cerca l’unanimità del consesso. E così, viste le riserve sollevate dall’opposizione, si è deciso di rispedire il testo alla seconda commissione consiliare perché nelle prossime sedute cerchi di raggiungere un compromesso tra tutte le parti. Il testo è in realtà un mezzo fondamentale per bloccare la speculazione sul cimitero. Dopo lo scandalo della compravendita dei loculi, un regolamento che sancisca vincoli e diritti è un argomento scottante.

Il fulcro della discussione si concentra in particolare intorno agli articoli del regolamento inerenti la cosiddetta questione del benemerito: istituto con cui si consente la sepoltura nella cappella di persone non consanguinee con il proprietario, ma a lui legate da particolari vincoli morali, affettivi e di amicizia. Finora inesistente, nella proposta partorita dalla commissione presieduta dalla consigliera Maria Rosaria Esposito, il limite massimo di sepolture a titolo di benemerito dovrebbe essere pari a un quinto del totale dei loculi della cappella.

Vista la capienza media di venti loculi, il proprietario avrebbe la possibilità di ospitare quattro salme di persone estranee alla sua stretta parentela. Un numero troppo alto per la minoranza che vorrebbe le assegnazioni scendessero a due. In discussione anche la possibilità di dover indicare prima coloro a cui voler assegnare per benemerenza i loculi. Per quanto riguarda i loculi individuali, poi, discordia sull’impossibilità di poter designare un erede, visto che il loculo è in concessione per 99 anni e non di proprietà di coloro che lo acquisiscono. Per la commissione non sarà cosa facile giungere a un risultato condiviso. La proposta del consigliere del Pd Angelo Grillo è per questo restringere il numero degli esaminatori perché il regolamento sia sviscerato in ogni dettaglio.

Martina Nacchio

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