Slitta ancora l’apertura del palazzetto dello sport

Nel corso degli anni sono stati spesi milioni di euro per un’opera “infinita” Probabile ultimazione dei lavori e “taglio del nastro” per la fine dell’estate

La voce di una sua imminente inaugurazione era circolata in città qualche settimana fa.

Si è trattato dell’ennesimo rumors che i fatti, ad oggi, non hanno confermato. Resta ancora un sogno poter entrare all’interno del costruendo Palazzetto dello Sport di viale San Francesco. Struttura costata fior di quattrini, ma mai ultimata. Qualche speranza c’era stata durante le consiliature targate Antonio Romano. Poi le vicissitudini politiche amministrative non hanno consentito di portare a termine l’opera nei tempi stabiliti. Con l’insediamento della giunta guidata da Manlio Torquato qualche speranza, anche se ben consci delle difficoltà economiche, i nocerini l’avevano avuta. Per trovare esempi di denaro pubblico sprecato, infatti, non occorre guardare le opere de La Maddalena, dove non si è mai tenuto il G8, piuttosto che gli ospedali sparsi in Calabria o scuole mai aperte in Abruzzo.

Basta recarsi in viale San Francesco. Solo la seconda vita del Palazzetto, ossia da quando si è rimesso mano alla realizzazione a metà anni 2000, è costata 3 milioni di euro. Fondi recuperati dall’amministrazione Romano, anche grazie all’allora senatore Francesco Salzano. Quello che invece è stato speso prima, tra gli anni Ottanta e Novanta è difficile saperlo. Si parla di miliardi di vecchie lire sprecati anche a causa di un lungo contenzioso che vide contrapposti, a fine anni Ottanta, il Comune e la ditta incaricata di realizzare l’opera. Di quello scheletro alla ripresa dei lavori furono recuperate solo le strutture in muratura. La copertura in ferro, emblema della cattedrale nel deserto, era troppo mal ridotta per essere utilizzata.

E così giù tutta quella ferraglia e spazio ad una moderna e più bella copertura in legno. Insomma, un Palazzetto maledetto quello nocerino perché la sua storia è caratterizzata da fasi alterne. L’entusiasmo post terremoto per la nascita di una struttura che avrebbe consentito a Nocera di crescere sportivamente, l’oblio del contenzioso e della scarsità di fondi dovuto al succedersi di amministrazioni e commissariamenti, la ripresa del 2000 con l’amministrazione Romano, il nuovo declino dovuto alla crisi finanziaria degli enti. L’auspicio è che ora si avvicendi la fase positiva e definitiva. La ripresa dei lavori fa ben sperare.

A Palazzo di Città nessuno si sbilancia, ma pare che per la fine di questa estate potrebbe essere tagliato il nastro. Finora a compromettere il tutto sono stati i pagamenti a singhiozzo alle ditte appaltatrici. Cosa che sarebbe stata superata. L’inaugurazione del Palazzetto potrebbe essere l’occasione per dar vita alla revisione del settore tecnico che il sindaco Torquato ha intenzione di portare avanti nel breve periodo.

Salvatore D’Angelo

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