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Sito di stoccaggio fuorilegge De Palma respinge le accuse

PAGANI. Ha chiarito la sua posizione nel corso di un’ora di interrogatorio davanti agli investigatori del Noe del luogotenente Vigliotta l’architetto Giovanni De Palma, finito sotto inchiesta per l’ap...

PAGANI. Ha chiarito la sua posizione nel corso di un’ora di interrogatorio davanti agli investigatori del Noe del luogotenente Vigliotta l’architetto Giovanni De Palma, finito sotto inchiesta per l’apertura di un sito di stoccaggio dei rifiuti in qualità di tecnico comunale.

Secondo le accuse ipotizzate, quel sito non era stato autorizzato dalla regione, tanto da comportare la successiva indagine che indaga lo stesso De Palma, difeso dall’avvocato Carlo De Martino, insieme all’ex sindaco Alberico Gambino, che ieri ha rinunciato all’interrogatorio, e Fabio Petrelli, in qualità di sindaci pro tempore del Comune di Pagani, Enrico Giaquinto e Giuseppe Milite, quest’ultimo responsabile del Consorzio di Bacino Salerno 1. De Palma ha ricostruito il suo ruolo ripercorrendo le procedure e ribadendo il rispetto delle prescrizioni Arpac al momento della predisposizione del sito. Era stato lui stesso a chiedere di essere interrogato. I cinque rispondono di violazione del decreto di tutela ambientale, con il fascicolo seguito direttamente dal procuratore capo Gianfranco Izzo.

In particolare Gambino e Petrelli rispondono delle ordinanze del 19 giugno 2011 e del 18 novembre 2011 per la realizzazione e la gestione del sito di stoccaggio dei rifiuti solidi urbani, individuato in via Mangioni, a Pagani, col sito che secondo le accuse contestate non era stato autorizzato dalla Regione. Secondo le accuse tutto avvenne senza individuare le previste misure di sicurezza a protezione della salute e dell’ambiente. Il reato ipotizzato è ascritto ai due primi cittadini Petrelli e Gambino in concorso con gli altri finiti sotto inchiesta.

Alfonso T. Guerritore

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