Salerno

Sito di compostaggio, arriva la commissione d’inchiesta sui rifiuti

Disposta l’audizione di Bonavitacola e dei vertici dell’Arpac. I parlamentari faranno anche un sopralluogo all’impianto

SALERNO. Anche la commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti intende far luce sulla gestione dell’impianto di compostaggio di Salerno. Toccherà al vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, fornire i chiarimenti ai rappresentanti dei due rami del Parlamento. Per il vice di Vincenzo De Luca, infatti, era già prevista un’audizione per poter spiegare il piano rifiuti di cui si è dotata la Regione. Ora il presidente dell’organismo bicamerale, il dem Alessandro Bratti, ha chiesto di integrare la documentazione con un focus anche sull’impianto di compostaggio di Salerno. Non solo: i parlamentari saranno anche in città per un sopralluogo all’impianto.

A sollecitare l’interessamento della cosiddetta commissione sulle ecomafie era stato il deputato salernitano del Movimento 5 Stelle Girolamo Pisano. «Dopo la lettera da me inviata al presidente Bratti e grazie al lavoro svolto dalla nostra portavoce in Bicamerale rifiuti, la senatrice Paola Nugnes, la Commissione si è subito attivata. Si procederà infatti all’audizione di Fulvio Bonavitacola, che avrebbe dovuto già rispondere sul piano rifiuti della Campania», ha annunciato su Facebook il parlamentare.

La segnalazione era nata dalle risultanze dell’attività già svolta dall’Autorità nazionale anticorruzione proprio sul sito di compostaggio salernitano. Nella relazione finale, l’authority guidata dal magistrato Raffaele Cantone evidenzia alcune possibili anomalie. Una di queste riguarda il secondo bando di gara per la gestione dell’impianto, del dicembre 2013. I rilievi sono legati al costo della gestione del servizio che viene valutato dal Comune di Salerno in tre milioni di euro all’anno e che è ritenuto eccessivo. E, sempre nello stesso bando, è stato anche prevista la possibilità di proroga dell’affidamento per altri quattro anni, oltre ai cinque iniziali previsti nel contratto. Per l’Anac si tratta di una disposizione «in contrasto con la normativa vigente» in quanto non è vincolata «al tempo necessario all’indizione di una nuova procedura di gara o a particolare e dimostrati motivi di necessità ed urgenza». Questi, come gli altri rilievi mossi dall’Autorità anticorruzione a seguito dell’esposto presentato dall’ex assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano, sono confluiti nelle segnalazioni girate alla Procura della Repubblica e alla Procura presso la Corte dei conti.

Per quanto riguarda la bicamerale sui rifiuti, Pisano ha anticipato anche quali saranno le altre mosse: «La Commissione ha deciso di procedere anche ad un sopralluogo all’impianto di Salerno e sarà ascoltata anche l’Arpa Campania che, secondo la relazione degli ispettori di Cantone, non avrebbe vigilato sull’attività dell’impianto».

Per il deputato M5s, infine, «appare quanto mai necessario e urgente fare chiarezza, considerando che il presidente De Luca ha in mente di aprire un’altra decina di impianti di compostaggio sul territorio campano, sul “modello di quello di Salerno”, come è solito ripetere, tronfio di orgoglio».

©RIPRODUZIONE RISERVATA