Sistema portuale, individuate le due aree

Si tratta delle cave dismesse di Brignano e San Mango Piemonte. Convocata la Conferenza dei servizi

Il Comune ha individuato una nuova area dove realizzare un sistema integrato portuale. È quella delle cave dismesse di Brignano e San Mango Piemonte, che potrebbero essere riutilizzate e convertite proprio ai bisogni del porto cittadino che ha sempre più bisogno di spazi per espandere le sue attività.

La procedura è già cominciata, tant’è che è stato nominato pure il rappresentate comunale, che dovrà curare gli interessi dell’Ente nella Conferenza dei servizi, che si terrà domani con tutti i soggetti interessati all’operazione.

L’espansione verso l'interno dello scalo portuale cittadino, d’altronde, è un tema più che mai attuale.

La struttura, interessata da importanti lavori (come l’esecuzione del dragaggio, l’allargamento dell’imboccatura, la sistemazione del Molo Manfredi e l’ultimazione delle gallerie stradali di collegamento agli svincoli autostradali) non può espandersi ulteriormente, per via degli spazi geograficamente limitati in cui è costretta. Un handicap importante per tutti gli operatori commerciali del settore.

L’unico sbocco utilizzabile per il prossimo futuro è rappresentato dalle aree retroportuali che, quindi, rivestono un’importanza strategica per l’ulteriore sviluppo del porto commerciale, che è (è bene ricordarlo) la principale industria salernitana.

Aree che, oltretutto, sono importanti anche per centrare un ulteriore obiettivo: ottenere il nulla osta per l’istituzione della Zona economica speciale. La cosiddetta “Zes” che, come ha più volte evidenziato il presidente dell'Autorità portuale del Mar Tirreno centrale «può rappresentare uno strumento di politica industriale rilevante per lo sviluppo economico della portualità, in quanto consentirebbe di ispessire e consolidare il tessuto produttivo regionale, attraendo l'attenzione delle compagnie armatoriali».

La procedura per la presentazione del progetto all’ufficio di presidenza del Consiglio dei Ministri è in fase avanzata. La Regione a Salerno, oltre al porto, ha individuato altre aree per aumentare in maniera significativa il grado di attrattività del territorio, consentendo alle imprese locali di attivare investimenti produttivi capaci di generare sviluppo e occupazione.

E, in particolare, le aree Asi di Salerno, posizionate al confine con il Comune di Pontecagnano Faiano, per un totale complessivo di circa 490 ettari, in cui alcuni insediamenti stanno già funzionando parzialmente come aree di stoccaggio e movimentazione merci a servizio del porto e delle produzioni destinate all'esportazione via mare.

Gaetano De Stefano

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