Siringhe nelle aiuole e tossici in azione nei pressi delle scuole

Torrione: aghi insanguinati a pochi passi dalla materna In viale Pansa c’è chi consuma il rito del buco in pieno giorno

Siringhe dappertutto, a pochi passi dalle scuole. Accade a Torrione, in più punti del quartiere: gli adulti sfilano indifferenti, magari cambiano marciapiede. I bambini no. Si affacciano alla finestra dell’asilo e della scuola e rovesciano il cliché: sono loro ad “interrogare” le maestre e chiedono “perché”. Ieri mattina, decine di passeggini hanno fatto lo slalom tra le aiuole di via De Leo, una traversa che taglia Torrione a metà, di collegamento tra i giardini con vista mare – ridotti in pessimo stato, con i resti dei bivacchi notturni – e la parte alta. A via De Leo, tra le aiuole, tossicodipendenti lasciano le proprie siringhe insanguinate, con ago incorporato. Situazione pericolosa per tutti ma grave soprattutto perché a pochi passi, sul marciapiede di fronte dove si rifugiano gli adulti facendo finta di non vedere, sorge una scuola materna, un centro per l’infanzia. Ai vetri delle finestre i bambini affiggono i propri disegni, i propri colori, quindi le speranze, la visione del mondo con gli occhi dei fanciulli. Poi si affacciano all’oblò e vedono il tossicodipendente in azione, il degrado che è diventato routine.

Dietro i bambini ci sono le scuole ma pure le famiglie. In tanti si interrogano, il comitato di quartiere sollecita vigili urbani ma le siringhe non vanno via dalle aiuole. «Lo spazzino è passato?», se lo chiedevano in tanti, ieri mattina.

A Torrione, a pochi metri dal cuore dello shopping, accade anche di peggio. Pure qui una scuola, l’Istituto comprensivo “Lanzalone - Calcedonia”. Di fronte, cioè dopo il cancello d’ingresso dell’istituto, c’è viale Pansa, la strada alberata che non sbuca ma “muore” in una specie di giardino ormai in stato di abbandono. Il viale è diventato non solo microdiscarica con rifiuti di ogni genere ma anche ritrovo per tossici.

Ieri mattina, poco dopo le ore 12, ce n’erano un paio in azione. Hanno utilizzato i pali e le transenne di una ditta impegnata in lavori di manutenzione e ristrutturazione come propria mensola d’appoggio. Avevano tutto l’occorrente per il rito del buco: veleno, siringa, laccio, disinfettante, ovatta. Passata poi più volte e poi buttata via in strada, insieme a tutto il resto.

La campanella della scuola è suonata di lì a poco. Nel frattempo è passata una signora con la busta della spesa. Ha avuto un attimo di esitazione. Poi ha affrettato il passo: via dal degrado, senza più voltarsi.

Pasquale Tallarino

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