Sindacalisti estorsori, c’è l’espulsione

Indignati i vertici delle organizzazioni. Rea (Uil): «Sono dei miserabili». La Cgil è pronta a costituirsi parte civile

Indignazione. Questo il solo sentimento che, da Sapri a Scafati, ha destato in tutti - addetti ai lavori e gente comune - la condotta dei sindacalisti Mario Ronca della Slc Cgil, Antonio Masi e Pasquale Tortora della Uil Uilcom accusati di aver taglieggiato un imprenditore di Buccino, titolare della ditta Etitalia specializzata in etichette e stampati. Reato per cui i primi due sono finiti in galera - dopo una trappola tesa loro lunedì mattina dai carabinieri - in attesa che l’Autorità giudiziaria preveda gli interrogatori di garanzia che potrebbero essere effettuati già oggi, e il terzo è tuttora sottoposto a fermo di indiziato di delitto. Estorsione aggravata, questo il capo di imputazione che pesa sui tre, i quali dallo scorso maggio avevano intrapreso un’attività vessatoria nei confronti dell’imprenditore per ottenere soldi in cambio di tranquillità. Sì, perchè i tre, minacciando di far scoppiare agitazioni tra i 45 dipendenti dell’azienda già da un po’ in difficoltà, chiedevano soldi all’imprenditore; già 8mila gli euro che da maggio a ottobre l’uomo aveva versato ai sindacalisti per comprare la loro “collaborazione”. Poi, l’ennesima richiesta che ha obbligato la vittima a rivolgersi ai carabinieri i quali hanno beccato i tre con le mani nel sacco, lunedì mattina, sulla piazzola di un distributore di benzina, dopo che aveva intascato un’ingente somma di denaro.

Immediata la reazione dei sindacati coinvolti nel vergognoso scandalo. Le segreterie regionali e provinciali della Cgil, riunitesi ieri mattina, d’accordo con le segreterie nazionali e regionali della Slc Cgil, hanno subito formalizzato l’espulsione di Mario Ronca da iscritto della Cgil.

«Per il grave danno di immagine subito - fanno sapere in una nota inviata ieri - l’organizzazione sindacale si costituirà parte civile nei tempi, nei luoghi e nei modi previsti dalle procedure processuali».

Le segreterie hanno inoltre espresso pieno apprezzamento per il gesto di denuncia dell’imprenditore che ha permesso di smascherare i tre.

Medesima la reazione dellasegreteria territoriale Uil - Uilcom di Salerno che, d’intesa con la segreteria generale Uil di Salerno, nel confermare l’indignazione e le decisioni assunte dalla Uil Campania e dalla Uilcom regionale, ha comunicato di aver sospeso da ogni incarico sindacale sia Masi che Tortora e di aver convocato l’esecutivo territoriale per la loro espulsione.

«Quanto avvenuto ci provoca una grande rabbia - commenta Anna Rea, segretario regionale Uil Campania - perchè due miserabili, non c’è altro termine per definirli, hanno messo in ombra il lavoro fatto con sacrificio e passione da tanti colleghi. Approfittare, cercare di lucrare sulle difficoltà in cui versa un’azienda è ignobile. E anche noi siamo pronti a costituirci parte civile in un eventuale procedimento per il fango che queste due persone hanno gettato sul sindacato». Rea assicura che, dopo questo spiacevole episodio, si procederà a un controllo serrato delle segreterie territoriali per evitare che si possano verificare altri episodi di tale gravità».

Infine Luigi Ciancio, segretario regionale della Feneal Uil, affida a Facebook il suo commento: «Ci cadono le bracciaNon è possibile che, con un Paese in ginocchio e con milioni di lavoratori sul lastrico, ci sia chi continua a comportarsi in questo modo. Credo che tutti assieme dobbiamo insistere per voltare pagina».

©RIPRODUZIONE RISERVATA