Simula una rapina per prendersi l’incasso

Denunciato il dipendente di un distributore di carburante che si era impossessato di 4mila euro

Racconta ai carabinieri di essere rimasto vittima di una rapina. Ma in realtà era un’espediente nemmeno tanto sofisticato per impadronirsi dell’incasso della serata, circa 4mila euro in contanti. E così il dipendente di una nota area di servizio, il 39enne ebolitano D. L., è stato denunciato alla procura per simulazione di reato aggravata.

Tutto inizia la sera di sabato scorso quando l’uomo riferisce ai militari della stazione di Santa Cecilia, diretta dal maresciallo Giuseppe Forcina, di essere stato minacciato con una pistola da due stranieri incappucciati e costretto a consegnare l’incasso: circa 4mila euro. Il suo racconto aveva però subito insospettito i militari dell’Arma: troppo netto, troppo pieno di particolari. Bisognava approfondire la vicenda. I carabinieri, a questo punto, decidono di acquisire i filmati dell’impianto di videosorveglianza dell’area di servizio.

La visione delle registrazioni video della serata di sabato hanno consentito subito di accertare l’inesistenza della rapina.

Nessun blitz con uomini armati di pistola, nè tantomeno stranieri incappucciati. Normali clienti e normale andirivieni di auto per fare rifornimento. Del resto ai carabinieri della locale compagnia, diretta dal capitano Alessandro Cisternino e dal tenente Francesco Manna, quella ricostruzione dei fatti era apparsa da subito sospetta. Il dipendente dell’area di servizio, messo alle strette, ha dovuto ammettere di aver simulato il reato per nascondere l’appropriazione indebita dei 4mila euro, frutto dell’incasso della della giornata. I soldi sono stati recuperati dai carabinieri e consegnati al titolare dell’impianto di carburante. Restano aperte le indagini per risalire all’identità di eventuali complici che hanno contribuito a rendere più verosimile la storia della falsa rapina.

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