Silba, domani i dipendenti in assemblea

ROCCAPIEMONTE. Tra problemi economici, diffide e piccolo spiragli, continua il calvario degli operatori socio-sanitari in forza al gruppo Silba. L’incontro tra l’amministratore Giovanni Di Giura e i sindacati – Vito Storniello, Franco Angrisani e Antonio Galotto per Usb, Lorenzo Petrosino, Aniello Izzo e Gerardo Russo per Fials – ha avuto luci e ombre. «Abbiamo preso atto che c’è una difficoltà bancaria di liquidità del gruppo - spiega Storniello – abbiamo dovuto differire la protesta a lunedì (domani per chi legge), in quanto nel frattempo l’Asl ci ha detto che verranno garantite le quote sociali per la compartecipazione sanitaria dei comuni di residenza degli utenti ospiti nelle strutture di Villa Silvia e Villa Alba, qualcosa come 700 o 800mila euro».

Dunque ossigeno puro per le strutture del gruppo Silba, contando il fatto che gli operatori hanno preferito temporaneamente spostare la protesta, chiedendo nel contempo all’amministratore di non avere un rapporto estemporaneo con le sigle Fials e Usb. «Vorremmo una collaborazione continuativa», conferma Storniello.

Ma all’orizzonte si profila un altro grave problema che non riguarda Roccapiemonte, ma Cava de’ Tirreni. «C’è da dire – dichiara infatti Storniello – che il Comune di Cava si è opposto, diffidando l’Asl a rimettere le quote sociali al gruppo Silba. Noi stigmatizziamo il comportamento dell’amministrazione comunale cavese, perché a fronte delle tanto decantate vicinanze nei confronti degli ospiti di Villa Alba, nei fatti concreti negano la possibilità di avere le risorse per assistere degnamente i pazienti della struttura metelliana».

Per lo stipendio, l’azienda avrebbe, da febbraio, una disponibilità di fido e si potrebbe procedere, dunque, a erogare il saldo di dicembre 2016.Intanto, è già stata richiesta l’autorizzazione per l’assemblea dei lavoratori di Villa Silvia. Domani ci saranno nuove considerazioni da parte dei rappresentanti sindacali e degli operatori.

Davide Speranza

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