Salerno

Sicurezza nelle scuole: ingegneri in campo

Brigante: "Il nostro Ordine professionale proporrà una serie di azioni, con il coinvolgimento dei professionisti esperti"

Sulla sicurezza nelle scuole e l’allarme lanciato a Salerno dopo il crollo al Nautico di Torrione da studenti, docenti e dirigenti scolastici e anche dalle famiglie, interviene l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Salerno. “E’ esattamente un decennio che la questione è stata posta all’attenzione – ha scritto in una nota il Presidente Michele Brigante – segnalando, per tempo e con documentazioni, che il problema sarebbe emerso in maniera critica. Infatti, già dal 2003, dopo il terremoto di Sangiuliano, a Salerno, con l’Ordine degli Ingegneri e la comunità scientifica, sono state avviate importanti iniziative per la sensibilizzazione di cittadini e pubblici amministratori in merito al problema della corretta gestione del costruito. Questo percorso, pur intrapreso con grande intensità e con la sensibilizzazione dei tecnici che hanno avviato un importante processo di formazione professionale, si ferma di fronte all’impotenza di attuare gli interventi a causa della mancanza delle risorse. Il tema della sicurezza, però, dovrebbe essere visto in maniera più ampia, aggiungendo, oltre al precedente aspetto del rischio sismico, anche quelli dipendenti da una non puntuale manutenzione delle parti più sensibili e vulnerabili delle costruzioni. Il caso, o i casi, di questi giorni, infatti, riguardano dissesti locali che interessano parti limitate dei solai e dell’intonaco che, comunque, potrebbero essere importanti per l’incolumità delle persone. Questi fenomeni, per così dire minori, possono essere previsti e gestiti con una buona analisi ispettiva e strumentale (di basso costo). In queste direzioni è necessario riflettere ed attuare con logiche gerarchiche gli interventi di manutenzione, fino a quelli più complessi di totale adeguamento. Il nostro Ordine professionale, a breve, proporrà una serie di azioni, con il coinvolgimento dei professionisti esperti, per poter fornire adeguati supporti tecnico-scientifici mirati, anche su base volontaria, per agevolare ed attuare un organico piano operativo”.