Sicurezza nei lidi I gestori promuovono le nuove disposizioni

Procedure più snelle per operatori del soccorso e assistenza Cambiamenti anche per i bagnini e i limiti alla balneazione

CAPACCIO. Estate e sicurezza in mare: pubblicata la nuova ordinanza per la disciplina della sicurezza balneare lungo le coste con prescrizioni più snelle. Eliminate, infatti, alcune disposizioni che, negli ultimi due anni, erano obbligatorie per i titolari degli stabilimenti balneari, come la vedetta per i bagnini.

Cambiamenti anche per la delimitazione delle acque sicure per i bagnanti: le boe bianche, prima posizionate a distanza di 5 metri e legate da una cima galleggiante, ora possono essere installate a 30 metri senza cima. Il limite di profondità delle acque sicure, invece, resta fissato ad un metro.

Altro obbligo non previsto dalla nuova ordinanza è comunicare all’ufficio circondariale marittimo i nominativi dei bagnini e del personale utilizzati per il servizio di sicurezza.

L’ordinanza, che si applica da Capaccio ad Ascea, è stata accolta in modo positivo dai balneari di Paestum. Qualcuno ha anche assicurato che comunque, sebbene non prevista, utilizzerà la vedetta.

«La nuova ordinanza – afferma Mauro Gnazzo, presidente associazione Vivere il Mare – prevede adempimenti più snelli. Il fatto che alcune disposizioni non siano obbligatorie non vuol dire che non saranno rispettate dai gestori. Abbiamo la vedetta, le boe e sarà a nostra discrezione utilizzare le attrezzature qualora necessario». Dello stesso avviso anche il presidente del Consorzio Lidi di Paestum, Albertino Barlotti. «Le prescrizioni contenute nell’ordinanza – afferma Barlotti – sono sostanzialmente le stesse. Noi gestori conosciamo gli obblighi annualmente imposti dall’ordinanza, in base alle esigenze decideremo se adeguarci o meno anche alle vecchie prescrizioni».

Il rispetto del provvedimento della capitaneria per Capaccio è fondamentale, considerata la vastità della costa, lunga 13 km, e l’enorme affluenza turistica durante la stagione estiva.

L’ordinanza individua la zona di balneazione, segnalata con boe rosse, fino a 200 metri dalla spiaggia e a 100 metri dalle coste alte o a picco, con divieto di navigazione e pesca dalle 7 alle 20. I bagnanti al di fuori della zona sicura devono segnalare la propria presenza. I gestori delle strutture balneari sono obbligati ad attivare il servizio di assistenza e salvataggio efficiente con almeno un assistente abilitato, ogni 80 metri, con postazione di salvataggio frontale rispetto al mare e dotata di tutta l’attrezzatura necessaria.

È possibile l’utilizzo anche di una moto d’acqua, a tre posti, equipaggiata con barella per il salvataggio. Le strutture balneari devono essere dotate di tabelle con orari e numeri di pronto intervento locali per il primo soccorso, opportuna dotazione medica e sistema di comunicazione tra postazione assistente bagnanti e direzione. Nelle spiagge libere l’ente gestore competente, qualora non attivi il servizio di assistenza e salvataggio deve informare l’autorità marittima e i bagnanti con opportune segnalazioni.

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