Sicurezza al porto, presidio dei sindacati

Comunicazione alla Prefettura, il 12 dicembre sarà consegnato un documento con le richieste all’Autorità portuale

Un’ambulanza che presidi il porto 24 ore su 24, pronta ad intervenire in caso d'incidente sul lavoro. E l’assicurazione che le aziende portuali rispettino il protocollo d’intesa sottoscritto qualche anno fa, che riguarda proprio la normativa antinfortunistica, senza scappatoie e soprattutto senza costringere i lavoratori a turni massacranti. Ritmi lavorativi incessanti che si rendono necessari per rispettare le tempistiche concordate con gli armatori per caricare o scaricare le navi nei tempi pattuiti.

Sono alcune delle richieste contenute nel dossier che le organizzazioni sindacali consegneranno, il prossimo 12 dicembre, al presidente dell'Autorità portuale, Andrea Annunziata. «Una bozza – puntualizzano i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil – contenente iniziative utili a prevenire e a contrastare le cattive pratiche che troppo spesso mettono in discussione la sicurezza di chi lavora nel porto di Salerno». «Perché – aggiungono i sindacalisti – è necessario definire tutte le azioni utili per salvaguardare, in maniera sostanziale e non formale, la salute, la sicurezza e la vita delle persone all'interno del porto di Salerno».

E sarà l'occasione pure per un presidio di protesta, che si terrà dalle 10 alle 12, per far sì che non cada nel dimenticatoio, come purtroppo sempre più spesso accade, la tragedia che ha listato di lutto il porto, e che ha reciso la vita di Lino Trezza, il 34enne deceduto mentre, alla guida di un master tug, stava caricando alcuni container su una nave. Sulla vicenda sta indagando la Procura, attraverso gli accertamenti compiuti dalla Polizia di frontiera, diretta dal vice questore aggiunto Giuliana Postiglione, e per il momento la lente d’ingrandimento della giustizia sta valutando la posizione di 15 persone, tra addetti alla sicurezza e responsabili legali della società armatrice e delle aziende portuali coinvolte. E proprio il dramma di una morte bianca è presa d’esempio per evitare che, in futuro, possano verificarsi altre disgrazie. Sott'accusa, infatti, sono i ritmi lavorativi, da molti ritenuti impossibili da rispettare, senza infrangere le norme antinfortunistiche. D’altronde una delle caratteristiche del porto cittadino è proprio quella di assicurare alle imprese la certezza dei tempi di consegna. Una peculiarità quest’ultima che, a detta dei sindacati, non va d’accordo con la sicurezza. Accuse che le stesse organizzazioni sindacali rimarcano di aver rappresentato più volte alle istituzioni, senza però ottenere risposte concrete. Stavolta, però, si fa sul serio e, soprattutto, si vuole andare fino in fondo. E non saranno ammesse deroghe. Tant’è che la lettera che annuncia la manifestazione di protesta è stata inviata anche alla Prefettura. E non è escluso che i sindacati chiedano proprio al prefetto di farsi garante, per far sì che vengano accolte tutte le richieste, in modo tale da mettere i portuali nelle condizioni idonee di lavoro, senza rischiare la vita.

Non è detto, tuttavia, che ad accogliere i sindacalisti e a ricevere il documento sia Annunziata. Perché da un momento all’altro è atteso il decreto che nominerà presidente della neonata Autorità portuale del mar Tirreno centrale (che accorpa le Authority di Napoli e Salerno, più il porto di Castellamare di Stabia) Pietro Spirito. E automaticamente (a meno di deroghe) decadrà dal suo ruolo Annunziata. Che, nel frattempo, continua il suo lavoro, nonostante sia a conoscenza del suo destino. E anche ieri ha partecipato ad incontri a Roma che riguardano i lavori di Porta Ovest, il sistema di gallerie che dovranno collegare il porto all'autostrada, e gli altri interventi di logistica. «Non ho avuto finora nessuna comunicazione – spiega Annunziata di ritorno dalla capitale – ma io continuerò ad impegnarmi fino all'ultimo minuto, come ho sempre fatto». Per il porto di Salerno, che dovrebbe usufruire di una deroga di 18 mesi, l’indiscrezione secondo cui sarebbe nominato commissario un dirigente della Regione, prende sempre più corpo.

Gaetano de Stefano

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