l'emergenza

Sicurezza al porto, appello dei lavoratori al prefetto

Chiesta la convocazione di un incontro. Iannuzzi: «Gentiloni firmerà il decreto di proroga»

SALERNO. I lavoratori portuali sono scesi in piazza nel ricordo di Lino Trezza, il loro collega deceduto mentre, alla guida di un master tug, stava caricando alcuni container su una nave. E hanno chiesto maggiore attenzione proprio in merito alla sicurezza sul lavoro. Così ieri i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil hanno consegnato al presidente dell’Autorità portuale un dossier sicurezza, «una bozza – hanno puntualizzato i sindacalisti – contenente iniziative utili a prevenire e a contrastare le cattive pratiche che troppo spesso mettono in discussione la sicurezza di chi lavora nel porto di Salerno». «Perché – hanno aggiunto – è necessario definire tutte le azioni utili al fine di salvaguardare, in maniera sostanziale e non formale, la salute, la sicurezza e la vita delle persone all’interno del porto di Salerno». Tra le richieste un’ambulanza che presidi il porto 24 ore su 24, pronta ad intervenire in caso d’incidente sul lavoro. E l’assicurazione che le aziende portuali rispettino la normativa antinfortunistica, senza scappatoie e soprattutto senza costringere i lavoratori a turni massacranti.

Ritmi lavorativi incessanti che si rendono necessari per rispettare le tempistiche concordate con gli armatori. Proprio per questo i sindacati hanno chiesto pure che venga rivisto e aggiornato il protocollo firmato qualche anno fa. E, d’accordo con Andrea Annunziata, è stato deciso di chiedere al prefetto di convocare un incontro per la sicurezza, al quale partecipino tutti i soggetti interessati. «Abbiamo sempre messo la sicurezza sul lavoro – ha spiegato Annunziata – tra le nostre priorità. Tant’è che Salerno è stato tra i primi porti ad adottare uno specifico protocollo». Un primato che dovrà esser confermato anche con la nuova governance, in virtù dell’accorpamento con i porti di Napoli e Castellammare. Il nuovo presidente dell’Authority unica, Pietro Spirito, si è già insediato, ma Annunziata continua a restare al suo posto, non avendo ricevuto alcuna comunicazione. Anzi è possibile che possa giungere anche una proroga per consentire di portare a termine gli adempimenti burocratici. Anche perché la firma sul decreto di moratoria, per 12 o 18 mesi, del nuovo presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, dovrebbe arrivare a giorni. Lo ha confermato il parlamentare Tino Iannuzzi: «Il decreto è un atto dovuto, la naturale conclusione di un iter,che è stato discusso in Commissione e nella conferenza Stato-Regione. Nel documento dovranno essere anche indicati i mesi di autonomia e le modalità di gestione».