Siccità, il Consorzio cerca rimedi 

Il commissario Franza: «Turni nell’erogazione e controlli ma anche nuove ricerche idriche»

CAPACCIO PAESTUM. Siccità e crisi idrica: il Consorzio di bonifica sinistra Sele, diretto dal commissario Biagio Franza, si mobilita per cercare delle soluzioni al problema, che rischia di mettere in ginocchio migliaia di coltivatori. A rischio infatti, il servizio di irrigazione delle colture. «Sono stati attivati dei turni per la distribuzione della risorsa idrica e controlli finalizzati ad accertare che l’acqua sia utilizzata in modo parsimonioso - dice il commissario Franza - il prolungarsi del periodo di siccità impone la razionalizzazione della risorsa e la collaborazione dei consorziati. Con l’aumentare di caldo e afa, le difficoltà diventeranno ardue e, qualora non trovassimo una soluzione adeguata, potremmo ritrovarci costretti a richiedere lo stato di calamità naturale».
Il Consorzio sta sfruttando al massimo le capacità di prelievo. «La principale fornitura idrica, che proviene dall’invaso sul Sele, sta dando la metà rispetto alla capacità di prelievo dell’anno scorso. Un secondo prelievo è sul Calore e un terzo a Ponte Barizzo. Stiamo sfruttando – spiega il direttore generale, Guido Contini – la nostra capacità di prelievo con tutte e tre le pompe in funzione. Abbiamo disposto del personale dedicato al controllo della rete per evitare che ci siano delle perdite sul canale principale. Dobbiamo soddisfare ogni differente esigenza, dalle colture a tutto campo a impianti serricoli attraverso una turnazione per creare minore disagi possibili. La fornitura dell’acqua viene chiusa alle 11 del mattino e riaperta alle 19 in ben 60 punti. C’è collaborazione da parte dei consorziati che sono consapevoli che non sta piovendo da tanto tempo».
Qualche agricoltore, vista la grave situazione, ha rinunciato alle colture e, soprattutto, alla piantumazione del mais che viene effettuata in questo periodo, e che necessità di abbondante acqua. Tanti stanno portando avanti con notevole difficoltà le proprie piantagioni, sperando soprattutto di limitare i danni ma anche di riuscire a rispettare i contratti per la vendita dei prodotti ortofrutticoli fatti con i diversi acquirenti.
Per potenziare la disponibilità della risorsa idrica, il Consorzio sta comunque completando la gara per ristrutturare le opere di presa delle sorgenti di Campagna e Roccadaspide, ed effettuare tre nuove ricerche idriche a Serre, Campagna e Capaccio a ridosso del capoluogo. In quest’ultimo caso, qualora fosse trovata l’acqua, si risolverebbe l’annoso problema della carenza idrica di cui soffre il capoluogo da tempo.
«Questa è la terza estate critica – conclude Contini - bisogna avere il coraggio di programmare delle nuove opere per la formazione della risorsa idrica, ci sono opere progettate e mai realizzate». È il caso dell’invaso sul Calore di Magliano. Progetto realizzato dal Consorzio di bonifica sinistra Sele e dalla Cassa per il Mezzogiorno, mai concretizzato sebbene avesse avuto anche il parere favorevole del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Un’opera, archiviata alla fine degli anni ’90 oggi di grande importanza visto il cambiamento climatico in atto.
Angela Sabetta
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