casal velino 

Siccità, agricoltori in ginocchio 

Il Comune ha chiesto lo stato di calamità naturale per avere aiuti

CASAL VELINO. Il Comune di Casal Velino ha chiesto che venga riconosciuto lo stato di calamità naturale per la siccità. Nell’apposito atto, l’ente locale pone in risalto che «il persistere dello stato di siccità, causato dalla mancanza di piogge, sta arrecando gravi danni alle aziende agricole e pastorali ed ha compromesso seriamente l'annata agraria, con pesanti ripercussioni economiche, per mancata o ridotta produzione delle stesse aziende presenti sul territorio del comune di Casal Velino».
Gli agricoltori e le organizzazioni di categoria hanno lamentato il disagio e le difficoltà arrecate dalla siccità, con aggravamento delle condizioni economiche delle aziende, già fortemente colpite da altri eventi dannosi, quali, ad esempio gli incendi della scorsa estate.
Le condizioni che caratterizzano il territorio comunale, in gran parte agricolo, sono tali da rappresentare una vera e propria emergenza per la quale l'Amministrazione comunale ha ritenuto di fare voti alle autorità sovraordinate per tutelare gli interessi e salvaguardare i diritti degli operatori, affinché vengano concessi contributi a tutti coloro che comprovino il danno subito. Sono stati richiesti, in particolare, alla Regione Campania e al Governo centrale, aiuti economici agli operatori agricoli, agli allevatori e alle aziende alimentari danneggiate.
Non si tratta del primo comune che si muove in questa direzione. Alcune settimane fa altri comuni, tra Cilento ed Alburni, dichiararono lo stato di calamità naturale, ma per ragioni diverse: il Comune di Laureana per gli incendi, che hanno devastato il territorio; i comuni di Torchiara e Roscigno, si accodarono a quello di Prignano Cilento, che fu il primo a richiedere sostegni economici per il perdurare della siccità e della conseguente crisi idrica. (a. p.)