SAN ROCCO

Siano, il parroco: «Nessuno potrà rovinare la festa del nostro Patrono»

Il prelato ringrazia fedeli e Comitato: hanno restituito gioia a queste giornate

SIANO - «Con l'augurio che l'anno prossimo si possa celebrare la solennità di San Rocco nella “normalità”. Volente o nolente, l'anno prossimo faremo la processione. La faremo, in un modo o in un altro. Perché, ripeto, non è concepibile la storia di Siano senza San Rocco». Così don Crescenzo Aliberti, parroco della chiesa di San Rocco, ha parlato ai fedeli di Siano e non solo durante la Santa Messa di ieri per il Santo patrono della città della Valle dell’Orco. Un momento carico di emozione, anche alla luce del furto, in banca a Salerno a fine luglio scorso, del mantello d’oro che ricopriva la statua del santo protettore dei cani.

Festa di speranza. Quest'anno, oltre all'immancabile fede e devozione dei sianesi, la parola d'ordine è stata la speranza. Quella che ieri si leggeva negli occhi di tutti. Una festa diversa dagli altri anni. Non solo perché anche quest'anno è mancata la tanto desiderata processione, a causa della pandemia, ma soprattutto per l’assenza del tradizionale oro che riveste la statua del Santo patrono. Tanta la fede, tangibile sul volto di chi ieri si è ritrovato per la Santa Messa delle 19, ma ciò che continua a rattristare il cuore dei presenti è la visione del mantello. Un inestimabile valore economico, ma non solo. Quell'oro, rubato alla fine di luglio nella filiale salernitana della Banca Campania Centro, rappresenta anche le angosce, le preghiere, l'affidamento dei sianesi al Santo patrono. Installato il maxischermo in piazza, per permettere ai tanti devoti di partecipare alla celebrazione eucaristica e rispettare le norme anti-contagio, la chiesa era piena rispettando il distanziamento sociale.

Donazioni continue. Dolore e sgomento hanno caratterizzano la serata, ma la fede e la commozione non sono mancate. Un velo di tristezza sul volto dei presenti, misto alla speranza che accomuna i tanti che durante la celebrazione eucaristica hanno continuato a donare altro oro riempendo la fascia di San Rocco. «Siano cammina con San Rocco e San Rocco cammina con Siano. Ringrazio il Comitato e coloro che si sono impegnati per organizzare, anche se al minimo, quest'anno una festività in onore del nostro Patrono. È la festa di tutta la comunità di Siano, perciò viviamo questi giorni nella gioia, nella serenità e nella pace», ha detto don Aliberti durante la sua omelia. Un concetto ribadito anche dal sindaco Giorgio Marchese. «Questa è la festa di tutta la comunità. Anche se da più di un anno ormai non possiamo più festeggiare con la serenità e la spensieratezza di sempre a causa delle limitazioni, il 16 agosto rappresenta per tutti noi Sianesi il giorno più importante dell’anno - ha affermato - . San Rocco è un punto di riferimento nella vita dei cittadini di Siano, risveglia sentimenti e ricordi nei confronti di una tradizione volta ad onorare le nostre origini e offre l'opportunità per stringerci intorno ai nostri valori comunitari che ci caratterizzano. Affidandoci al suo cuore ci auguriamo che presto si ritorni alla normalità tanto desiderata. Viva San Rocco».

No ai fuochi. Non ci sono stati i tradizionali fuochi pirotecnici, ma a fine serata non è mancato il tradizionale saluto del complesso bandistico del maestro Giuseppe Chielli della città barese di Noci. Anche quest'anno la piccola città della Valle dell'Orco si è affidata al suo protettore, soprattutto con la speranza di poter donare al più presto a San Rocco tutto l'oro rubato a Salerno.

Rosanna Mazzuolo
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