disagi a grataglie
«Siamo invasi dalle mosche»
I residenti protestano e chiedono nuovi e più efficaci controlli
Mentre Eboli è oramai in clima natalizio, a Grataglie si registrano ancora disagi dovuti alla presenza massiccia di mosche e insetti, sebbene sia pieno inverno. I residenti si lamentano: «Abito a Grataglie - sbotta il signor Felice Colicino - ho un bimbo di due anni e una neonata, e sono letteralmente invaso dalle mosche. Cosa devo fare? Veramente dobbiamo vivere così? È possibile che non si riesca a individuare la provenienza degli insetti? Chiedo interventi urgenti da parte delle forze dell’ordine, i controlli della polizia locale e delle istituzioni.
Il signor Colicino avanza un sospetto: «Le mosche probabilmente provengono da un’azienda che è in zona - dice - ma lo devono scoprire le autorità competenti. Io sono stanco, ho dei bambini e non posso aprire le finestre per stendere i panni, come vivere così? E questo non può accadere in un paese civile e soprattutto in un paese dove si pagano le tasse e gli stipendi a quelle persone che dovrebbero rappresentarci. Sono pronto ad avviare una petizione e portarla dal Prefetto, adesso basta».
In Rete la denuncia del residente di Grataglie ha subito scatenato commenti e polemiche. Luciano F. scrive: «Se con questo gelo ci sono ancora mosche, il problema è noto a tutti gli ebolitani. Ho due zii che abitano lì e mi dicono che d’estate quella zona è invivibile. Le mosche sono attirate a causa di un problema noto e che nessuno vuole risolvere». Giusy D. aggiunge: «Abbiamo invitato i responsabili a prendere provvedimenti, vedremo cosa succederà nei prossimi giorni». Cosimina S. aggiunge: «In estate poche mosche, ma da settembre è una cosa impossibile, nessuna amministrazione ha risolto il problema eppure tanti residenti si sono dati da fare».
È intervenuta anche la presidente del Comitato per la salute pubblica, Rosa Adelizzi: «Anche a casa mia c’è invasione di mosche , non si era mai visto prima. E non abito a Grataglie. Sarà forse un problema generale di ambiente?».
Insomma insorge la polemica mentre nella zone di Grataglie, a pochi metri al popolare rione Paterno. La gente del posto chiede interventi urgenti. L’assessore all’ambiente, Ennio Ginetti, ha fatto due visite in zona, altrettante sono state le disinfestazioni. L’assessore alla sicurezza, Vito De Caro: «Con la Polizia locale svolgeremo altri controlli».
Antonio Elia
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il signor Colicino avanza un sospetto: «Le mosche probabilmente provengono da un’azienda che è in zona - dice - ma lo devono scoprire le autorità competenti. Io sono stanco, ho dei bambini e non posso aprire le finestre per stendere i panni, come vivere così? E questo non può accadere in un paese civile e soprattutto in un paese dove si pagano le tasse e gli stipendi a quelle persone che dovrebbero rappresentarci. Sono pronto ad avviare una petizione e portarla dal Prefetto, adesso basta».
In Rete la denuncia del residente di Grataglie ha subito scatenato commenti e polemiche. Luciano F. scrive: «Se con questo gelo ci sono ancora mosche, il problema è noto a tutti gli ebolitani. Ho due zii che abitano lì e mi dicono che d’estate quella zona è invivibile. Le mosche sono attirate a causa di un problema noto e che nessuno vuole risolvere». Giusy D. aggiunge: «Abbiamo invitato i responsabili a prendere provvedimenti, vedremo cosa succederà nei prossimi giorni». Cosimina S. aggiunge: «In estate poche mosche, ma da settembre è una cosa impossibile, nessuna amministrazione ha risolto il problema eppure tanti residenti si sono dati da fare».
È intervenuta anche la presidente del Comitato per la salute pubblica, Rosa Adelizzi: «Anche a casa mia c’è invasione di mosche , non si era mai visto prima. E non abito a Grataglie. Sarà forse un problema generale di ambiente?».
Insomma insorge la polemica mentre nella zone di Grataglie, a pochi metri al popolare rione Paterno. La gente del posto chiede interventi urgenti. L’assessore all’ambiente, Ennio Ginetti, ha fatto due visite in zona, altrettante sono state le disinfestazioni. L’assessore alla sicurezza, Vito De Caro: «Con la Polizia locale svolgeremo altri controlli».
Antonio Elia
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