«Siamo invasi dagli extracomunitari»

Via dei Principati, residenti divisi. C’è chi chiede l’intervento della Prefettura e maggiori controlli della polizia

«La nostra percezione della sicurezza è sempre più labile». E’ quasi un coro unanime quello che viene dai cittadini, per lo più commercianti e residenti, all’indomani dell’ultimo episodio di violenza, consumatosi martedì sera nei pressi di via dei Principati. Cresce il clima di paura per questa vicenda, che ha scosso notevolmente gli animi, e viene percepita quasi come l’emblema di un cambiamento: non è più infatti solo la periferia o la zona della movida protagonista di quella che da più parti viene definita escalation di violenza, ma anche un’area apparentemente tranquilla come quella in questione. In molti sono d’accordo con l’affermare che «se prima molti di questi episodi si verificavano nella periferia della città, ora le cose sono mutate ed è ancora più sconcertante poiché è successo a ridosso di una delle strade del cosiddetto shopping cittadino e per giunta non in piena notte, ma in un orario apparentemente tranquillo».

«Non si può più stare sereni, siamo preoccupati per la nostra incolumità ed esigiamo maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine», dicono in molti. Non tutti però sono d’accordo. «I controlli ci sono - assicura Ruben Romano, figlio del titolare dell’edicola all’incrocio tra il Trincerone e via dei Principati - e con la caserma nelle vicinanze e la presenza costante dei vigili urbani ci sentiamo abbastanza protetti, anche se questo purtroppo non è stato sufficiente ieri ad evitare l’aggressione. Tuttavia a preoccupare è la continua presenza di individui poco raccomandabili che proprio qui sotto, in via Moscati, hanno allestito una sorta di dormitorio in cui si consuma tantissimo alcool. Si tratta per lo più di immigrati, ma c’è anche qualche italiano. Nonostante la situazione di degrado sia stata segnalata più volte negli anni, e l’area bonificata dalle forze dell’ordine, queste persone sono puntualmente ritornate ad occuparla».

Anche tra i residenti e i frequentatori della zona esiste la medesima apprensione sia per la presenza di senzatetto che sostano in prevalenza nei pressi della già citata via Moscati, sia per i molti cittadini comunitari ed extracomunitari che frequentano in particolare piazza San Francesco e piazza Malta. «Per me è inconcepibile che non si siano fatti scrupolo di aggredire quella donna», racconta Santa Russo, la quale punta il dito contro un sistema che nulla ha a che fare con «l’omissione dei controlli per la sicurezza, ma che invece risente di una politica che poco ha fatto per la gestione dei flussi migratori».

«Il centro - assicura Antonio Biancardi, che abita in zona - è abbandonato a sé stesso. E non alludo semplicemente a questo episodio, quanto alla condizione che permette che tali comportamenti vengano fuori. C’è uno stato di degrado generale, basti pensare al “dormitorio” e al cumulo di rifiuti presenti nell’area. Chiediamo più sicurezza, maggiori controlli. La presenza degli extracomunitari qui ormai rappresenta un problema visto che si sono resi protagonisti di questa vicenda». «Perciò - chiede Biancardi - non pretendo dal Comune nulla di ciò che non ha ancora fatto, ma auspicherei che l’amministrazione facesse qualcosa in più affinché sia il Prefetto ad intervenire sulla questione sicurezza con azioni mirate volte a scoraggiare tali comportamenti». Spostandosi poco più sopra, all’incrocio tra via dei Principati e via Michelangelo Schipa, la percezione della vicenda assume contorni ancora più marcati. Qualcuno riferisce che a piazza San Francesco si è ormai abituati a vedere «persone che bivaccano, homeless ubriachi, violenti che spesso scatenano risse o che si rendono responsabili di diversi episodi di microcriminalità». Non per tutti però il problema sono i migranti. «Si tratta di una deriva sociale che riguarda anche molti italiani e, più in generale, i delinquenti di ogni genere che si trovano ovunque e non solo tra gli stranieri», afferma il titolare del bar Edelweiss, Bernardo Salsano. «Questi episodi violenti - precisa - si verificano di tanto in tanto anche in una zona come questa apparentemente tranquilla. Certo, sono aumentati ma non mi sento comunque di dire che ci sia un allarme sicurezza».

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