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Si uccide col figlio di 3 anni, la mamma: "Perchè l'hai fatto?"

L’uomo ha protetto il bambino durante il tragico volo. I corpi saranno sepolti vicini per volere della madre del piccolo

PADULA. «Più volte aveva detto alla compagna, quando litigavano, che si sarebbe lanciato giù dal balcone». La voce circola insistente tra le persone che conoscevano bene Antonello Fiore e la sua compagna Rosa Fortuna. Fiore, infermiere 45enne, martedì mattina ha deciso di farla finita e nel suo progetto suicida ha trascinato anche suo figlio, il piccolo Samuele di appena 3 anni, lanciandosi nel vuoto dal terrazzo del secondo piano dello stabile dove viveva, in via Tenente D’Amato, nel cuore del centro storico di Padula. Un’amica di famiglia, arrivata sul luogo della tragedia appena appresa la notizia, non si dà pace, «perchè – dice – forse era una tragedia che poteva essere evitata. Più volte lui ha minacciato di volersi suicidare, ma forse alle sue parole non è stato dato peso perchè è innaturale pensare che un padre possa fare un gesto del genere suicidandosi e uccidendo allo stesso tempo il sangue del suo sangue».

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Anche diverse persone che vivono nella zona e che conoscono la coppia, hanno confermato che più volte Fiore avrebbe detto questa frase. A ciò si aggiunge anche la diagnosi di una grave malattia neurologica degenerativa, motivo ulteriore questo che potrebbe aver fatto scattare nella mente dell’infermiere 45enne di Padula la decisione di farla finita.

Rosa Fortuna, intanto, trascorre il suo tempo nella camera mortuaria dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla. Ma i corpi del compagno e del figlioletto ha potuto vederli solo nella serata di ieri, quando sono stati liberati dopo il sequestro. I funerali si terranno domani alle 10,30 al cimitero di Padula. Dall’esame esterno effettuato (l’autopsia non è stata ritenuta necessaria) è emerso che padre e figlio sono morti sul colpo a causa dei numerosi traumi riportati con l’impatto con il terreno dopo un volo di oltre dieci metri. Il piccolo è morto per lesioni interne. Dall’esame esterno è emerso inoltre che il padre lo ha tenuto stretto durante il volo, quasi a proteggerlo. Per questo motivo non si sono riscontrate fratture ossee sul bambino. Il padre, invece, ha riportato diverse fratture.

«Perchè hai fatto questo? Perchè? Dimmelo». Questa è la domanda che Rosa Fortuna ripete incessantemente e alla quale, purtroppo, non potrà avere mai risposta. «Non potevo saperlo, non potevo immaginarlo. Abbiamo litigato diverse volte e lui spesso andava a dormire a casa della madre – ha raccontato agli investigatori – così è successo anche lunedì sera, mai e poi mai avrei potuto pensare che potesse fare del male a se stesso e a suo figlio e mai ha minacciato di voler fare del male al nostro Samuele». Quando martedì mattina Fortuna Russo ha visto dal balcone della sua abitazione i corpi del compagno e del figlio, pensava fossero feriti e che una volta soccorsi si sarebbero salvati. La notizia della loro morte le è stata in caserma dai carabinieri. La donna ha disposto che padre e figlio saranno sepolti accanto.

Antonello Fiore, a causa della malattia, che gli aveva procurato delle difficoltà di coordinazione, era stato trasferito dall’ospedale di Polla al distretto sanitario di Sala Consilina. I suoi colleghi lo descrivono come una persona tranquilla e nessuno avrebbe mai immaginato potesse fare un gesto del genere, tra l’altro proprio nel giorno che ha preceduto la tragedia aveva iniziato a sistemare l’ambulatorio dove prestava servizio all’interno del distretto sanitario. Alla ricostruzione dell’accaduto stanno lavorando i carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Sala Consilina e della stazione di Padula, il tenente Davide Acquaviva, comandante della compagnia carabinieri di Sala Consilina e la sezione investigazioni scientifiche del comando provinciale di salerno.

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