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Si uccide a 13 anni lanciandosi dal balcone, è giallo

Eseguita l'autopsia sulla ragazzina suicida

CAMPAGNA. Tre consulenti sono stati nominati dalla procura di Salerno per l’autopsia sul cadavere della tredicenne suicida. L’esame si è svolto nella serata di ieri all’obitorio dell’ospedale “Maria Santissima dell’Addolorata” di Eboli. L’esito delle relazioni incrociate si avrà almeno tra due mesi. Resta il giallo sulle cause che hanno spinto la giovane di origini sudamericane al suicidio. Ci sono quegli scritti sui fogli di un quaderno che gli inquirenti ritengono molto utili per chiarire l’accaduto. Stretto riserbo, nessuno si sbottona.

Sul suicidio della tredicenne indagano i carabinieri di Campagna, diretti dal luogotenente Vincenzo Pessolano, e i colleghi della compagnia di Eboli, guidata dal tenente Luca Geminale. Tutto quello che c’era da repertare sul luogo del suicidio, è ora nella piena disponibilità del magistrato. Soprattutto quel quaderno che è un po’ il testamento lasciato dall’adolescente. Cosa ci sia scritto e quali erano i motivi che angosciavano la tredicenne lo sanno solo gli inquirenti.

Una settimana fa, poco dopo le 18, la giovane, che era in cura da uno psicologo, ha compiuto quello che aveva lasciato intendere nei suoi scritti. Inoltre, negli ultimi tempi si era lasciata andare a gesti di autolesionismo, azioni che preoccupavano i genitori. Per questi motivi la tenevano in cura per aiutarla a superare il momento difficile. Lo stato depressivo, purtroppo, ha avuto il sopravvento sulla razionalità. La tredicenne ha scavalcato l’ultima barriera rappresentata dalla ringhiera. Si è lasciata cadere di sotto, da un’altezza di cinque metri. Quattro ore dopo è morta in ospedale per le gravi lesioni agli organi interni. A Campagna si attende ora che il magistrato dà il via libera alla salma per celebrare i funerali.

 

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