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Si torna a conferire i sacchetti Scongiurata l’emergenza

PAGANI. Il blocco della raccolta rifiuti, che si temeva potesse paralizzare la pulizia delle città, dovrebbe essere scongiurato, a dichiararlo è il sindaco Salvatore Bottone, che esprime...

PAGANI. Il blocco della raccolta rifiuti, che si temeva potesse paralizzare la pulizia delle città, dovrebbe essere scongiurato, a dichiararlo è il sindaco Salvatore Bottone, che esprime soddisfazione per l’incontro di sabato mattina alla presenza del vice presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, e del presidente dell’Ato, Giovanni Coscia. «Un incontro che posso dire, con soddisfazione, di aver determinato soprattutto per il continuo lavoro che ho messo in campo per portare all’attenzione degli Enti sovracomunali, della Prefettura e di tutti gli attori coinvolti nella gestione dei rifiuti la situazione, attraverso note che ho inviato per denunciare le criticità».
La riunione è stata concordata venerdì sera durante un incontro con gli altri sindaci dell’Ente d’Ambito. «Con il vice presidente Bonavitacola si è addivenuti alla definizione di misure condivise anche con i comuni, con l’Ente d’Ambito e con la società provinciale Ecoambiente: in sintesi si riprenderà a conferire regolarmente i rifiuti prodotti. Si è discusso inoltre di una eventuale futura organizzazione dei soggetti facenti parte dell’Ato anche per l’individuazione di eventuali siti momentanei di ausilio allo Stir di Battipaglia in caso di ulteriori momenti di criticità».
La priorità del Comune di Pagani, ma anche degli Eni degli altri territori, è avere un’alternativa alla piattaforma di conferimento del secco nel caso di un blocco di quella di pertinenza. Rivolgersi alle discariche private causa costi aggiuntivi piuttosto elevati, imprevisti per le casse comunali.
Intanto il lavoro dell’azienda speciale Pagani Ambiente continua. La raccolta procede, infatti, così come lo spazzamento. Ma giungono da numerosi residenti della periferia della città segnalazioni di mancata pulizia nelle strade della zona rurale.
Martina Nacchio
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