Si taglia la gola in piazza Portanova 

Un romeno ha tentato il suicidio sotto l’albero di Natale usando cocci di vetro. Salvato dagli operai addetti allo smontaggio

Il sangue sparso sull’asfalto bagnato segnalato dai cartellini della polizia scientifica è quello che rimane dopo i minuti di orrore vissuti a piazza Portanova. Proprio sotto quell’albero, simbolo della gioia delle feste salernitane, si è consumato il dramma di un senza tetto, 62 anni, di origini romene che ha tentato di uccidersi colpendosi ripetutamente il collo con dei pezzi di vetro. L’uomo ha urlato qualcosa di incomprensibile e, poi, davanti ai passanti atterriti ha iniziato a portare la mano alla gola insistendo nel ferirsi mentre il sangue iniziava a zampillare. «Abbiamo sentito il rumore di una bottiglia che si rompeva, abbiamo sentito un urlo e visto l’uomo coperto di sangue che continuava a infierire su sé stesso. Siamo corsi per impedirgli di ammazzarsi. Se non fosse stato per il nostro intervento – racconta ancora sconvolto, Mario Fitto, uno degli operai che stava smontando il mega albero di Natale e che, con i colleghi, si è precipitato a soccorrere il clochard – quell’uomo sarebbe morto per strada come un cane. Nessuno ha alzato un dito per provare ad aiutarlo», conclude.
«Sembrava fosse sotto effetto dell’alcol. Siamo dovuti intervenire in quattro per cercare di immobilizzarlo, ma lui era forte non è stato semplice», riferiscono Antonio Tammaro e Rosario Memoli, unico salernitano del gruppo di operai napoletani. «Supplicava di lasciarlo morire. Non abbiamo idea di quello che è accaduto prima che iniziasse a trafiggersi con il vetro, come sia scattata questa follia», aggiunge un altro operaio della squadra, Giovanni Tammaro. Secondo la ricostruzione di alcuni testimoni confermata dai poliziotti, l’uomo si trovava in vicolo Barriera quando – senza una ragione apparente – ha preso una bottiglia da una cassetta tra i cassonetti, l’ha rotta e, uscendo dal vicolo ha iniziato a ferirsi. «Quando siamo riusciti a immobilizzarlo per terra– ricorda Giovanni D’Onofrio – ho cercato di frenare in qualche modo l’emorragia, il sangue usciva a frotte». Portato all’ospedale con un’ambulanza dell’Humanitas, il 62enne è stato curato e sarebbe fuori pericolo anche perché le ferite che si è inferto sono risultate meno superficiali di quello che sembravano durante i primi soccorsi. Comunque, per andare a fondo e comprendere quale sia stata l’esatta dinamica dei fatti, è in corso un’indagine della polizia che ha acquisito anche le immagini della telecamera di videosorveglianza della pizzeria che si trova proprio nel vicolo. Al Centro storico, tra negozianti e baristi, nessuno ricorda di aver mai incontrato il clochard. Il tentato suicidio di piazza Portanova è il secondo episodio che vede protagonista, in pochi giorni, una persona di origini romene. Qualche giorno fa, infatti, un connazionale è volato giù dal Trincerone, probabilmente sotto effetto di alcolici.
Eleonora Tedesco
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