Si spera nel bando dell’Asi per i nuovi suoli 

Per la costruzione di un moderno stabilimento si punta su due lotti adiacenti in zona industriale

È da poco prima dell'estate che azienda e lavoratori sono in attesa di quello che potrebbe finalmente far partire, in concreto, la macchina della delocalizzazione per le Fonderie Pisano. Del bando per l'acquisizione dei lotti in area Asi, il consorzio delle Aree di sviluppo industriale della provincia di Salerno, ne ha parlato anche il sindaco Vincenzo Napoli lunedì durante l’incontro a Santa Lucia, annunciando un impegno del Comune nel richiedere ufficialmente una veloce pubblicazione. Un provvedimento che potrebbe sbloccare l'acquisizione, previa gara, dei famosi lotti già posti sotto la lente d'ingrandimento dai tecnici dell'azienda, partendo così con la fase di trasferimento e chiudere finalmente la querelle.
Una nuova fonderia, di ultima generazione, con macchinari già in fase di valutazione presso alcune aziende leader nel modenese, in uno spazio rigorosamente a vocazione industriale, ad impatto zero: il sogno di lavoratori e famiglia Pisano è tutto qui, col beneplacito dei comitati ambientalisti. L'azienda non si sbottona, ma i suoli già visionati, secondo indiscrezioni, in realtà sarebbero due. Adiacenti e che una volta una volta uniti in un solo comparto potrebbero fornire alle Pisano la metratura necessaria per costruire il proprio polo d'avanguardia.
Problemi burocratici e tecnici però avrebbero ad oggi impedito questo sogno, facendolo tramutare ancora una volta in un incubo. Un bando fondamentale anche per un altro fattore: la scelta, e quindi l'acquisizione dei lotti da parte delle fonderie, sarebbe insindacabile, eliminando le paure della famiglia Pisano, da anni alle prese con le barricate, sia politiche (vedi Giffoni Valle Piana e Buccino) che di piazza. Nessun sindaco o comitato ambientalista di sorta potrebbe, sempre in teoria, portare accuse ad un eventuale trasloco della fonderia in un'area a vocazione industriale, già destinata a plessi e attività produttive di tale caratura. Tale bando si attende a breve – si parla di una settimana circa – ma i tempi, nemmeno a dirlo, stringono. Soprattutto dopo il parere negativo sulla Valutazione d'impatto ambientale fornito dagli uffici regionali, che rischia di riportare lo spettro dei sigilli come già accaduto a febbraio e maggio 2016. Già pronta l'annunciata azione dei legali, tramite richiesta di sospensiva del provvedimento. (e.d’a.)
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