Si spacca condotta: torna l’incubo sete

Una frana minaccia di travolgere la tubazione del Basso Sele. Disagi da Salerno ad Agropoli, scuole chiuse a Pontecagnano

Torna l’incubo della “grande sete”, quella che cinque anni fa mise in ginocchio numerose città, Salerno compresa, dopo la rottura di una condotta del Sele. Oggi e domani rubinetti a secco tra Salerno ed Agropoli: una frana in località Tufaro di Contursi Terme ha provocato la rottura della condotta basso Sele in due punti.

Dalle 5 di questa mattina e, salvo imprevisti, fino alle prime ore di domani, verrà sospesa l’erogazione idrica da Salerno ad Agropoli. Nella città capoluogo pochi i disagi grazie all’attivazione di forniture alternative da altri acquedotti: problemi potrebbero registrarsi nella parte alta di via Monticelli, via Zoccoli, via San Nicola Pumbolo e via Ciotoli (nella parte bassa).

Diversa la situazione in altri comuni: a Pontecagnano, per esempio, il sindaco Sica ha disposto la chiusura, per oggi e domani, di tutti i plessi scolastici dell’Istituto comprensivo “Sant’Antonio”, del Primo Circolo Didattico, della Scuola Secondaria di I Grado “Picentia” e dell’Infanzia “Aquilone.it” di via Sicilia facente capo all’Istituto Comprensivo “Moscati” di Faiano.

«Lo smottamento che ha provocato la rottura della condotta, spiega il sindaco di Contursi Terme Graziano Lardo, «si è verificato sulla SP. 429, ex SS. 91. L’arteria, molto importante, già è stata interessata tempo fa da lavori di rifacimento del manto stradale soprastante ad opera della Provincia. Tuttavia – prosegue Lardo - essendoci un movimento franoso sottostante, che declina fino al letto del fiume Sele, non solo sta mettendo in serio pericolo la strada ma potrebbe interessare anche la vecchia discarica, bonificata, di Varone». Secondo il primo cittadino «la forza dello smottamento sta strappando via i teloni della discarica e il percolato presto potrebbe giungere fino al fiume sottostante, che è area di riserva integrale, zona Sic e Zps».

«Poco prima del fiume – precisa - vi sono le tubature dell’acquedotto del basso Sele i cui piloni si sono spostati a causa della frana di 2-3 metri». Per questo motivo il sindaco Lardo ha sollecitato Asis, Ato, Genio civile, Difesa suolo della Regione e Provincia ad intervenire subito. «Un’altra pioggia – spiega il sindaco - potrebbe spezzare completamente i tubi comportando interruzione idrica chissà per quanto tempo».

Per domani, alle 10.30, è convocata una riunione al comune di Contursi con tutti gli organismi interessati. «Un intervento è possibile – dice il sindaco – in quanto la Regione alcuni mesi fa stanziò per il costone in questione 400mila euro. Usiamo questi soldi per fare la palificata e tutti gli interventi per evitare un vero disastro. Non si possono attendere i tempi della burocrazia perché altrimenti facciamo la fine del 2010 quando crollò il ponte sul Sele e l’erogazione idrica s’interruppe per giorni».

Andrea Passaro

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