Si sblocca la vicenda del distretto sanitario

Angri: dopo la delibera di Squillante, il sindaco prepara quella dell’amministrazione municipale

ANGRI. Sembra sbloccarsi la spinosa vicenda relativa alla dislocazione del distretto sanitario di Angri. Ad annunciarlo è il sindaco Pasquale Mauri. Dopo la delibera 213/2013, sottoscritta dal direttore generale dell’Asl, Antonio Squillante, l’Azienda sanitaria si è impegnata ad investire 250.000 euro per l’utilizzazione dell'immobile di via Dei Goti e per rendere da subito operativa la sede per garantire i servizi di assistenza sanitaria ai cittadini.

«L’ufficio patrimonio e lavori pubblici stanno già preparando la delibera - anticipa Mauri - che giovedì sarà adottata dalla giunta. Dopo quest’atto ci aspettiamo che inizieranno i lavori per la trasformazione sanitaria della struttura di via Dei Goti. In uno dei prossimi consigli comunali, inoltre, porteremo all’ordine del giorno anche l’approvazione della permuta, ovemai l’Asl sarà disponibile ad effettuarla», ovvero della struttura di via Dei Goti con le tre strutture di via Semetelle, via San Giacomo, e via Badia. «L’Asl mi ha comunicato – continua Mauri - di essere d’accordo a compensare questa cifra che spenderà per rendere idoneo la struttura sanitaria con i canoni che dovrebbe dare al comune di Angri. Ed è evidente che noi abbiamo accettato questa soluzione che vede penalizzato il comune di Angri sotto un profilo economico, perché abbiamo inteso rispettare un protocollo d’intesa stipulato, a suo tempo, tra me, il consigliere provinciale Fausto Postiglione ed il commissario prefettizio, perché ad Angri dovranno essere erogati servizi sanitari che ad oggi non vengono erogati dal distretto».

Dopo l’atto deliberativo dell’Asl, l’associazione Noi con l’Italia aveva puntato il dito contro l’amministrazione comunale: «Tutto ciò sarà possibile – evidenziavano gli attivisti - quando Mauri deciderà di firmare il contratto di comodato d’uso gratuito della durata di cinque anni». E Mauri ribatte a tono: «Ci auguriamo che, invece di fare chiacchiere e polemiche, nei prossimi giorni partano subito i lavori per darci quella struttura che abbiamo sempre sognato. Noi abbiamo fatto la nostra parte, aspettiamo che la facciano anche gli altri».

Maria Paola Iovino

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