Salerno

Si sblocca il piano casa, in arrivo 1875 abitazioni

Approvata dopo sette anni la graduatoria per l’assegnazione delle aree. Ammesse 92 cooperative e quattro imprese ma nel frattempo c’è chi è fallito

SALERNO. Altri quindici giorni e potrebbe prendere ufficialmente il via il famoso “piano casa” del Comune di Salerno, annunciato ormai sette anni fa e rimasto a lungo impantanato in un contenzioso dinanzi alla giustizia amministrativa. È stata pubblicata, infatti, la graduatoria provvisoria delle cooperative e imprese ammesse all’assegnazione delle aree indicate nei piani di edilizia economica e popolare, alla luce dei correttivi chiesti dal Consiglio di Stato con la sentenza emessa a settembre dell’anno scorso. A partire da ieri ci sono quindici giorni di tempo per presentare eventuali ricorsi, poi la graduatoria da provvisoria diventerà definitiva e si potrà procedere con l’assegnazione dei suoli per la costruzione dei nuovi alloggi.

Facendo due rapidi calcoli, è occorso un anno ai dipendenti dell’ufficio Urbanistica per riscrivere la graduatoria che vede, alla fine, 92 cooperative ammesse e nove escluse, mentre per quanto riguarda le imprese si contano quattro ammesse e due escluse. Delle due imprese messe fuori, una è stata esclusa perché in liquidazione coatta e l’altra perché nel corso di questi anni è fallita. Discorso diverso per le cooperative: ben cinque hanno dichiarato di non essere interessate a procedere (dati anche i lunghi tempi che sono trascorsi dall’emanazione del bando), tre sono state cancellate e una è stata sciolta per atto dell’autorità.

Ma vediamo più nel dettaglio questo elenco provvisorio per il quale tanto ha dovuto patire l’Amministrazione municipale. Ci sono ben ventitré cooperative che hanno ottenuto lo stesso punteggio massimo, ovvero 48 punti, e alcune di queste hanno mostrato interesse non solo per lo stesso Piano di edilizia pubblica ma anche per la stessa particella. A questo punto bisognerà vedere come intenderà muoversi l’Amministrazione nell’assegnazione definitiva delle aree. Quello che emerge è che con la rivisitazione di alcuni punti del bando, così come chiesto dai magistrati, qualche cambiamento si è verificato. Ad esempio, quella che era la prima classificata, ovvero la cooperativa Città Giardino che nel 2009 aveva ottenuto 48 punti, adesso si trova ad avere 42 punti ed è scesa al di sotto dei primi trenta posti in graduatoria. Così come molte più cooperative si sono trovate a ottenere il massimo punteggio, mentre nella precedente graduatoria avevano ottenuto numeri più bassi. È il segnale che, evidentemente, la richiesta di revisione dell’elenco non era così peregrina.

In media, ogni cooperativa ha fatto richiesta per costruire una trentina di alloggi; mentre i numeri sono più elevati per le imprese dove si va da un minimo di 40 a un massimo di 82 abitazioni. Vale la pena ricordare che il piano casa riguardava le zona di Monticelli (314 alloggi), San Leonardo nella zona Ferrovia (861 alloggi), Fuorni (652 alloggi) e Lamia (48 alloggi). Un totale di 1875 nuovi appartamenti. Il piano orginale prevedeva anche la zona di Matierno e del quartiere Italia, che poi sono state stralciate dal tanto contestato bando per il piano casa. Ora si è finalmente in dirittura di arrivo, quindi, se tutto procederà senza ulteriori intoppi, entro la fine dell’anno si apriranno molti nuovi cantieri in città.

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