Scafati

Si riunisce il Consiglio, ultima chance per Aliberti

Il via libera al bilancio potrebbe far rientrare le dimissioni del sindaco ma è difficile mediare con la maggioranza in frantumi. L’opposizione attacca

SCAFATI. È il giorno del bilancio a Scafati, dove, dopo giorni di polemiche, le dimissioni del sindaco Aliberti, scambi di accuse e tensioni che hanno interessato la stessa maggioranza, con i consiglieri del gruppo “Identità Scafatese” che hanno annunciato la loro indipendenza e il voto contrario, l’assise è chiamata questa sera alle 20 a esprimersi per evitare lo scioglimento del consiglio.

 

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Sarà davvero complicato per il primo cittadino trovare i numeri per l’approvazione del bilancio consuntivo. Ma non è detta l’ultima parola. Perché con il voto a favore dei consiglieri del Co.tu.Cit., Michele Raviotta e Filippo Quartucci e del consigliere di Fratelli d’Italia, Angelo Matrone che, qualche giorno fa, si è detto disponibile a votare solo in nome della governabilità, il quadro politico potrebbe cambiare. Manca al momento, però, quella maggioranza stabile e credibile che Matrone si aspetta di trovare in assise e grazie alla quale potrebbe votare a favore del consuntivo. Intanto è sicura l’assenza dei dissidenti di “Identità Scafatese”, Stefano Cirillo, Daniela Ugliano e Bruno Pagano: «Il tavolo di confronto con l’intera maggioranza uscita dalle urne del 2013 non ha portato frutti – ha affermato Cirillo – Siamo andati alla riunione ma la richiesta di Coppolae Vitiello sulla segretaria comunale non vogliono proprio accettarla. Dobbiamo uscire da questo impasse amministrativo. Per ora il commissariamento è il male minore. La gente ci chiede più sicurezza, vigili in strada, città più pulita, tasse comunali rapportate ai servizi offerti. Questo lo si può ottenere solo con una gestione oculata. Ci vuole un cambio di modus operandi».

Opterà per un voto a sfavore anche il consigliere Mimmo Casciello. Per la fedelissima di Aliberti, Teresa Formisano, «il gruppo Identità Scafatese sta solo strumentalizzando quel documento presentato. Loro vogliono solo rompere gli equilibri di questa amministrazione. Spero nel buon senso dei consiglieri». Poche parole da parte del sindaco Aliberti: «Le mie dichiarazioni sono nelle dimissioni. Non ho più nulla da dire».

Critica l’opposizione con Michele Grimaldi del Pd. «Aliberti continua a rimanere attaccato, incollato, alla poltrona; e pur di non ridare la parola ai cittadini mette in scena un indegno mercato di cariche, incarichi e promesse. Si vergogni lui, si vergognino coloro che si prestano». Così Mario Santocchio: «Questa è una brutta pagina di politica. Aliberti ha fatto bene a dimettersi perché ha portato la città nel baratro. Ora bisogna ridare la parola agli elettori».

Qualora il consiglio riuscisse ad approvare il bilancio, Aliberti tornerebbe in sella ma dovrà fare i conti con una maggioranza spaccata. Nel caso stasera non ci fossero i numeri necessari per approvare il consuntivo, il Consiglio sarà sciolto e in città arriverà il commissario. Non si escludono colpi di scena. Potrebbe infatti ripetersi lo stesso scenario di dieci giorni fa quando, per mancanza del numero legale, l’assise saltò.

In questo caso l’amministrazione potrebbe ritornare in aula a patto che il bilancio passi entro il 20 giugno, data entro la quale anche il sindaco Aliberti dovrà decidere se ritirare o meno le dimissioni.

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