L'EMERGENZA EPIDEMIA

Si ritorna fra i banchi tra mille incertezze. Ecco i presidi fai da te

Dalla Regione nessuna indicazione sulle lezioni in presenza Una dirigente di Sarno ai genitori: «Fate i test ai vostri figli»

A Cava de' Tirreni si ritorna in classe l'11 aprile

A Postiglione l'inizio della scuola posticipato al 17 aprile

846 nuovi contagi in Campania

SALERNO -  Nessun input da Palazzo Santa Lucia, pochi quelli invece arrivati dai dirigenti. E, così, la ripartenza delle scuole in Campania avverrà fra mille dubbi. Si attendono per oggi decisioni in merito: non tanto su possibili colpi di scena che porterebbero a un ulteriore rinvio del restart delle attività in presenza per gli alunni che frequentano classi dall’infanzia fino alla prima media (così come previsto nell’ultimo decreto legge varato dal Governo che ha “bloccato” le chiusure in proprio dei presidenti delle regioni) ma su come dovrà avvenire il ritorno in classe nel territorio che va da Sessa Aurunca a Sapri.

Lo stallo della Regione. Il “mistero” sui ragionamenti in atto a Palazzo Santa Lucia potrebbero essere svelati oggi quando potrebbe arrivare una nuova ordinanza in grado di fissare i “paletti” per la didattica in presenza. Ma quali sono gli scenari? Diversi e anche in contrasto fra di loro. C’è chi sussurra l’ipotesi che le scuole nella “terra felix” potrebbero ulteriormente slittare, puntando sul “cavillo” previsto nel decreto legge che prevede la possibilità delle Regioni di chiudere i plessi in presenza di una situazione epidemiologica molto complicata. Ipotesi che pare esser sventata dai numeri visto che la curva in Campania, nonostante lo stallo degli ultimi giorni, non presenta una situazione così emergenziale. Sullo sfondo, poi, restano pure le parole pronunciate negli scorsi giorni dall’assessore all’Istruzione, Lucia Fortini, che aveva sussurrato la possibilità di far tornare fra i banchi anche gli studenti di seconde e terze medie, superando le difficoltà evidenziate dall’esponente della Giunta guidata da Vincenzo De Luca riguardanti l’impossibilità di fare al meglio la Dad per i docenti che si dividono su più classi delle scuole secondaria di primo grado. Oggi, forse, arriveranno le risposte a tutti i quesiti.

I dirigenti fai-da-te. E, intanto, nel marasma generale, c’è anche chi s’organizza da solo. È il caso, ad esempio, della dirigente dell’istituto comprensivo “Giovanni Amendola” di Sarno, Antonella Esposito. La preside, infatti, ha inviato una missiva ai genitori degli alunni consigliando «di eseguire un tampone antigenico su ciascun alunno. Tale adempimento, a carico e responsabilità di ciascun genitore ed effettuato su base volontaria, consentirebbe di ricreare un clima sereno e favorevole allo svolgimento delle attività didattiche», si legge nella circolare. Un esempio che potrebbe essere seguito anche da altri dirigenti - in particolare quelli alla guida di istituti con sede nei Comuni del Salernitano ancora particolarmente colpiti dalla “terza ondata” - che attendono “decisioni dall’alto” prima di definire al meglio il quadro per la ripartenza delle attività didattiche in presenza.

(al.mo.)