Agropoli

Si recide l'arteria femorale mentre fa la dialisi

Un 83enne all’atto di rimuovere il catetere arterioso si è reciso l’arteria femorale. Scattato l’allarme, è stato trasportato in elisoccorso al Ruggi

AGROPOLI. Si recide l’arteria femorale mentre fa dialisi ad Agropoli: 83enne vivo grazie alla tempestività dei soccorsi. Ieri pomeriggio un paziente di 83 anni, N.C., mentre stava facendo dialisi presso l’I.C.M. di Agropoli, ex clinica Malzoni, all’atto di rimuovere il catetere arterioso si è reciso l’arteria femorale. Scattato l’allarme, sul posto è giunta l’ambulanza della Croce Azzurra di Agropoli che immediatamente ha allertato la tipo A di Capaccio.

Nel frattempo la centrale operativa di Vallo della Lucania ha allertato l’elisoccorso, che nell’immediato, si è alzato in volo dall’aeroporto di Pontecagnano. Atterrato sul campo di gioco dello stadio “Guariglia” di Agropoli, ha caricato il paziente e lo ha trasportato all’ospedale “Ruggi –Aragona” di Salerno. L’83enne è stato subito sottoposto ad intervento chirurgico. Non dovrebbe essere in pericolo di vita, resta comunque sotto osservazione. Una situazione che avrebbe potuto avere un altro epilogo, ben più grave, se solo il fatto fosse accaduto mezz’ora più tardi.

A seguito di un’inchiesta che ha portato a dimostrare i mancati controlli per accedere all’aeroporto salernitano, adesso l’area è diventata offlimits. Anche per le emergenze. Ed è così che i sanitari, operanti sull’elisoccorso, che si introducono nell’aeroporto devono essere sottoposti a perquisizione prima di entrare nel varco dedicato al 118. In precedenza, il tecnico aveva la possibilità di entrare intorno alle 8,30 per essere pronto a partire alle 9; da qualche giorno questo non è più possibile e i decolli non possono effettuarsi prima delle 9,30.

Gli orari di attivazione dell’elisoccorso sono quindi compresi nel range 9,30 – 16,30 e se accade qualcosa in orari diversi non è possibile intervenire. Inoltre, dagli addetti ai lavori emerge un altro dato: l’elisuperficie del “Ruggi” è posta in discesa e nelle adiacenze di un parcheggio, condizioni molto pericolose e certamente tutt’altro che ottimali.