Si ingrossano le fila del Nuovo centrodestra

A Roma folta delegazione salernitana. Hanno aderito Salvatore Memoli e molti consiglieri comunali

All’assemblea fondativa del Nuovo centrodestra ieri a Roma c’era anche una folta delegazione salernitana, capitanata dal senatore Giuseppe Esposito, composta da circa una settantina di consiglieri eletti in vari enti locali. In primis il consigliere provinciale Salvatore Memoli, e poi i consiglieri comunali Rosario Bisogno di Mercato San Severino, Francesco Pastore e Gianfrancesco Ferro di Pontecagnano, Michele Santoriello di Sala Consilina, Toni Siniscalco di Baronissi,Giannino Pagano di Nocera Superiore, Mario Barba di Nocera Inferiore, l’assessore Carmine Salzano di Cava de’ Tirreni, l’avvocato Michele Sarno e Pasquale Cuofano.

«Per la prossima settimana - ha detto il senatore Esposito – terremo una riunione a Salerno. In questi giorni sia a me che ad Angelino Alfano e ai nostri ministri sono arrivate numerose mail di amministratori di amministratori di tanti comuni della provincia di Salerno che chiedono di aderire al partito».

«La cosa importante - spiega il senatore Giuseppe Esposito – è che stiamo cercando di fare un ragionamento che parta dal basso, dalla base. Non ci saranno nominati, ma solo eletti, rappresentanti dei territori e delle comunità di riferimento».

Esposito, che ieri sera quando lo abbiamo raggiunto al telefono era in treno sulla strada del ritorno, ha espresso la sua «grande gioia» per l’assemblea nazionale. «Abbiamo già costituito i due gruppi parlamentari alla Camera e al Senato, a cui hanno aderito complessivamente sessanta parlamentari e, al momento, possiamo contare già sul sostegno di 88 consiglieri regionali in tutta Italia, di cui sette in Campania».

Quanto a Salerno il senatore ha le idee chiare su cosa fare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi: «Cambieremo radicalmente il modo di fare che fu del Pdl. Partiremo dal basso, dal più piccolo paese della provincia fino alla città capoluogo. Apriremo una campagna di ascolto delle comunità e dei singoli comprensori, per rappresentarne al meglio le aspettative di governo e di cambiamento. Ci sono forti aspettative nei nostri confronti e dovremo assere all’altezza della sfida». (g.g.)

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