Si incatena davanti al tribunale

Una donna di San Marzano lotta contro lo sfratto: «Mi hanno truffata»

SAN MARZANO SUL SARNO. Un cartello e le catene per gridare la propria rabbia all’ingresso del tribunale di Nocera Inferiore. La signora Francesca Coppola, residente a San Marzano sul Sarno, 54 anni, si è incatenata ieri alla sbarra del secondo varco chiedendo giustizia per una storia tuttora poco chiara, che però a breve la costringerà ad abbandonare la sua casa in via Ugo Foscolo 41 a San Marzano.

«Ho acquistato il terreno anni fa – spiega la signora tra le folate di vento e gli accertamenti di una pattuglia di polizia - ho pagato tutto e ora risulto come affittuaria. Ma mi hanno truffato con un contratto stipulato privatamente. Le mie cambiali non risultano e la mia firma è falsa». La donna continua a parlare mentre i due figli mostrano una cartellina zeppa di documenti, sfidando il maltempo incombente e la pioggia di polvere e pigne. «Ho pagato 73 milioni, 19 di acconto, una parte del resto spezzettata in piccole rate e una grossa cambiale finale. Dopo l’acquisto del terreno venne costruita la casa. E ora, il 30 aprile, devo andarmene».

Sarà la terza volta che arriva l’ufficiale giudiziario, dopo le visite dell’11 gennaio, del 14 febbraio e infine del 14 marzo. La signora è esasperata. Parla di un tranello. «Io non ho mai avuto a che fare con la legge. Mi hanno truffato. C’è una firma non veritiera e una perizia calligrafica che non rileva il documento contraffatto. Ho tre minorenni con me. Figli e nipoti. Voglio parlare col procuratore».

Curiosi e forze dell’ordine si avvicinano. Arrivano i carabinieri che la identificano. Lei ricomincia a parlare. L’ultima mossa è stato l’appello contro l’esecuzione dello sfratto, costo 3000 euro. Mancavano dei documenti della parte avversa. Sono ricomparsi all’improvviso. «Fino al 30aprile sono pronta ad andare ovunque, anche dal Papa. O mi metto un cappio alla gola. Sono pronta a tutto».

Alfonso T. Guerritore

©RIPRODUZIONE RISERVATA