Nocera

Si frattura il bacino e resta per ore sulla barella

Mancavano anche le coperte per difendere la donna dal freddo. La denuncia del figlio: «Una situazione vergognosa»

NOCERA INFERIORE. Ore passate sulla barella, prima fuori i corridoi e poi nella camera del reparto di Ortopedia, senza coperte. È accaduto ad una donna, Emilia Vicidomini, 84 anni originaria di Angri, e a denunciare la cosa è suo figlio Antonio Donnarumma, infuriato per come sua madre è stata trattata all’Umberto I di Nocera Inferiore.

Caduta in una panetteria ad Angri, la signora non riusciva più ad alzarsi. È stata così portata presso l’ospedale nocerino dai suoi figli. La radiografia ha rilevato una frattura dell’ischio. Da qui sono nati i problemi. «All’inizio ci hanno consigliato di portarla a casa perché non c’erano posti», spiega il figlio Antonio. «Ci siamo spaventati perché sia la madre di mia madre che sua sorella sono morte in seguito ad un trombo dovuto a caduta. Lo abbiamo anche spiegato ai dottori. Fatto sta che mia madre è rimasta per ore sulla barella. È entrata intorno alle 11 del mattino e nel primo pomeriggio l’hanno portata tra due letti in una camera, con solo un lenzuolo addosso e senza coperta. Mia madre ha 84 anni, aveva freddo. Ho dovuto metterle la mia giacca e il suo cappotto addosso. Mio fratello ha dovuto portarne un’altra da casa. Dopo circa quattro ore è arrivato il lettino e l’hanno sistemata». Secondo la testimonianza di Donnarumma, la signora si lamentava perché non voleva stare sulla barella stretta, larga pochi centimetri. È stato così che l’uomo, preso dalla rabbia, ha scattato una fotografia immortalando se stesso e sua madre con i cappotti addosso e coricata sul lettino-barella. L’immagine è stata postata su facebook e ha fatto il giro della rete, arrivando a più di 54 mila condivisioni e 13 mila like con più di 2mila commenti. «Bisogna mettere un organo di controllo sulla qualità del personale dell’ospedale», tuona Donnarumma.

«Lì è terra di nessuno. Perché non c’erano coperte nella camera di mia madre? Capisco che magari le coperte se le fregano da fuori, però se non c’è un controllo l’occasione fa l’uomo ladro. Bisognerebbe mettere in condizione questi infermieri di non fare troppo straordinario, con un supervisore che controlli la qualità del lavoro». Poi altri disservizi. «Nella 302 di Ortopedia, c’è un armadietto che divide i bagni di due stanze. L’armadietto è tutto arrugginito. Bisognerebbe fare una pulita generale», dice il figlio della signora che ha postato altri video in cui mostra le condizioni igieniche non proprio idonee dei bagni del reparto.