la vertenza

Si fermano addetti di “Nuova” «Prendeteci ad Alba Ecologia»

In stato di agitazione i 45 dipendenti della società municipalizzata Nuova srl di Battipaglia. Ieri mattina i lavoratori hanno incrociato le braccia, riunendosi alle 7 presso il deposito dei...

In stato di agitazione i 45 dipendenti della società municipalizzata Nuova srl di Battipaglia. Ieri mattina i lavoratori hanno incrociato le braccia, riunendosi alle 7 presso il deposito dei macchinari di Nuova, in via Rosa Jemma. Chiedono, in sostanza, il trasferimento tra i ranghi dell’altra municipalizzata nata nel 2010 dalla scissione di Alba Nuova – Alba Ecologia srl – con i servizi attualmente svolti, salvaguardando i profili professionali.

I lavoratori, dopo aver parlato anche col commissario liquidatore di Nuova srl (e presidente di Alba srl) Vito Santese, hanno inviato una lettera al commissario Ruffo e al segretario generale Giuseppe Ragone. Pretendono risposte urgenti, vista la situazione precaria e senza prospettive nella quale sono costretti a vivere.

Lo scorso 25 marzo si era tenuto un incontro tra il commissario Ruffo ed i sindacati, nel corso del quale si era convenuto di presentare all’ente una proposta concreta per Nuova srl anche in considerazione del fatto che i servizi sono stati affidati fino al 30 giugno, quando la società sarà liquidata. Il Comune aveva però deciso di seguire la via della ricapitalizzazione.

Nella lettera inviata a Ruffo e Ragone, i 45 lavoratori hanno ripercorso le tappe della pur breve storia di Nuova Manutenzione. Partendo dalla fondazione della municipalizzata nel 2010, con la scissione di Alba Nuova, gli scriventi hanno ricordato la decisione di liquidazione Nuova operata nel 2011 dal consiglio comunale, con l’esternalizzazione di alcuni servizi fino a quel momento svolti dalla società.

«Ad eccezione del primo anno, quando a causa dell’eredità di Alba Nuova, Nuova è costretta a presentare un bilancio in perdita, i successivi bilanci hanno presentato sempre il segno positivo – ricordano i lavoratori – Nonostante ciò, ad un anno appena dalla nascita, il presidente Giuseppe Giannella mette inopinatamente in liquidazione la società. Lo stesso Giannella poco tempo prima aveva ricevuto l’incarico dal Comune di redazione del progetto per il nuovo impianto di pubblica illuminazione, di cui gli elettricisti di Nuova srl si erano occupati per oltre 10 anni. Successivamente viene indetta la gara per il nuovo impianto della pubblica illuminazione. È il primo passo per l’esternalizzazione di tutti i servizi gestiti da Nuova». I lavoratori raccontano che «a seguito dell’introduzione della “spending review, il destino della società sembrava ormai scritto. Tuttavia, con l’approvazione della Legge di Stabilità 2014 si sono aperti scenari nuovi per le società partecipate, con la possibilità di attivare processi di mobilità del personale fra società pubbliche».(f.p.)