Si ferma il cuore di Renato

L’angrese aveva avuto un incidente motociclistico. Deciso l’espianto degli organi

ANGRI. L’intera città di Angri piange Renato Gallo, il venticinquenne deceduto nella notte tra giovedì e venerdì, in seguito al tragico incidente stradale avvenuto lo scorso primo di maggio nel Cilento, tra Agropoli e Castellabate, mentre era a bordo di una moto. I genitori Aldo e Carolina, hanno deciso di donare gli organi di Renato, che, così, saranno indispensabili per salvare altre vite.

Questa scelta sintetizza la personalità di questo giovane strappato prematuramente alla vita, ricordato da tutti come un ragazzo disponibile e generoso.

Oggi pomeriggio l’ultimo saluto: alle qunidici, presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, verrà officiato il rito funebre. La notizia dell’accertamento della morte celebrale del giovane angrese, ricoverato presso l’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania, ha letteralmente devastato non solo i genitori, la sorella maggiore Alessandra, e i familiari, ma anche i suoi tantissimi amici.

In realtà, il decesso di Renato Gallo ha sconvolto anche chi non lo conosceva direttamente, tant’è vero che il sindaco di Angri, Pasquale Mauri, ha proclamato il lutto cittadino, dalle 14 alle 17, in concomitanza con la celebrazione del funerale, interpretando così il dolore e lo sconcerto di tutta la popolazione per la scomparsa, a causa di una tragica fatalità, di un giovane angrese.

«Come padre, come angrese e come sindaco –ha commentato Pasquale Mauri- sono vicino ai miei tanti giovani concittadini che piangono il loro amico Renato Gallo. Ed esprimo tutta la mia ammirazione per la famiglia che ha deciso di donare gli organi». Renato era un giovane pieno di vita, gli amici lo chiamavano “Jack”, svolgeva la professione di fotografo ed esperto in video montaggi, passione ereditata dal padre.

Tra le sue altre passioni la musica, era anche un dj, la squadra del Napoli, e le moto. «Siamo tutti ancora increduli, -spiega Crescenzo, il migliore amico- era un ragazzo brillante, amava profondamente il suo lavoro, aveva allestito uno studio ad Angri, si impegnava al massimo, e viveva per la musica, la sua più grande passione».

Ancora: «Aveva messo in cantiere di fare un esperienza all’estero per arricchire il suo bagaglio professionale, era un ragazzo motivato, volenteroso, molto talentuoso. Sempre pronto ad aiutare gli amici, non si è mai tirato indietro. A noi che lo volevamo bene sembra un terribile incubo…si tratta di una vera tragedia».

Intanto si moltiplicano gli attestati di affetto da parte dei suoi amici e conoscenti, anche sui social network, in particolare si evidenzia anche la scelta dei genitori di donare gli organi, bollata da più parti come una gioia nel dolore. Tutti vogliono ricordare Renato, e vogliono che sia ricordato per quello che è stato e che resterà: una persona speciale.

Erano da poco passate le 20 del primo maggio quando in località Moio ad Agropoli si scontrarono, nei pressi del cimitero cittadino, una Volkswagen Passat ed una moto con due giovani a bordo. La moto proveniva da via Belvedere mentre l’auto dall’incrocio di via Pio X con via Moio. Il conducente della moto dopo aver fatto la rotonda, nei pressi di un autolavaggio, sbandò andando a sbattere sulla parte destra dell’auto che circolava nel senso opposto di marcia.

Maria Paola Iovino

Andrea Passaro

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