Si è riformata la spiaggia di Camerota

Cala del Cefalo era stata completamente spazzata via da una mareggiata. Ora mancano solo le scale

CAMEROTA. Il mare restituisce la spiaggia di Cala del Cefalo dopo che nei mesi scorsi l’arenile di Marina di Camerota era stato interamente spazzato via dalle mareggiate. Da ricostruire invece le scale di accesso alla spiaggia, seriamente danneggiate dalle onde.

«Tecnicamente – ha spiegato il geologo Franco Ortolani, ordinario di Geologia e direttore del dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio alla Università degli studi Federico II di Napoli – l’arenile si è riformato poiché le onde della mareggiata sono arrivate da Camerota verso Palinuro. Così facendo – spiega l’esperto – i detriti sono stati prima portati alla foce del fiume Mingardo e nei pressi dell’Arco Naturale e poi restituiti al litorale. Diversamente, se le onde fossero arrivate da capo Palinuro verso Camerota i sedimenti sarebbero stati sottratti irreversibilmente e la spiaggia non si sarebbe più riformata».

Ma il problema potrebbe verificarsi nuovamente.

La soluzione? «Scientificamente - risponde Ortolani - i fiumi, compreso il Mingardo, non portano più in mare i sedimenti come avveniva alla fine del 1800, quando si sono formate le nostre spiagge. Migliaia di metri cubi di detriti sono fermi negli alvei dei fiumi e non arriveranno mai in mare. Per questo è necessario un intervento di restauro ambientale –continua Ortolani - trasportando i sedimenti accumulati negli ultimi chilometri dei fiumi direttamente sulle spiagge. Un ripascimento compatibile con l’ambiente - spiega il geologo - senza dover procedere, come in altre zone, al posizionamento di blocchi di cemento in mare che hanno aggravato ancor più la situazione».

Del problema si sta occupando anche il vice presidente della commissione Ambiente della Camera, Tino Iannuzzi.

«L’erosione costiera – spiega il parlamentare del Pd - è problema immenso che compromette e pregiudica la bellezza naturale delle nostre coste e che va affrontato con la massima serietà ed attenzione».

«Prima di tutto – continua Iannuzzi - i programmi di ripascimento della Regione siano integralmente realizzati». Iannuzzi si farà portavoce del problema direttamente in Commissione.

«Tutto ciò che è tutela del territorio deve diventare la priorità nelle politiche pubbliche – conclude il vice presidente - non solo l’emergenza da fronteggiare in presenza di eventi eccezionali e disastri». La spiaggia di Cala del Cefalo è da anni uno dei simboli più importanti del Cilento.

«E’ necessario fare tutto il possibile - spiega Pierpaolo Guzzo, componente del sindaco balneari e consigliere comunale al Comune di Camerota – per preservare questo arenile super gettonato durante i mesi estivi da turisti provenienti da ogni parte del mondo e che rappresenta per l’intera provincia di Salerno un fortissimo attrattore turistico. Gli enti interessati intervengano con celerità tenendo contro del parere degli esperti per scongiurare la scomparsa definitiva di una spiaggia simbolo del Cilento».

Vincenzo Rubano

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