Sgomberato il ghetto di Gromola

Blitz della polizia municipale a Capaccio: gli extracomunitari vivevano in baracche e roulotte

CAPACCIO. Maxi operazione di sgombero della polizia Municipale del Comune di Capaccio, coordinata dal comandante Natale Carotenuto. I “caschi bianchi”, infatti, ieri mattina, hanno proceduto con un’attività di sgombero dei cittadini extracomunitari che avevano trovato dimora nella contrada di Gromola in baracche fatiscenti, roulotte e strutture pericolanti, mettendo a serio rischio la propria incolumità e salute fisica.

Stranieri che vivevano al limite della decenza, in strutture prive di servizi igienico sanitari, senza acqua ed altri servizi essenziali. La loro presenza era concentrata in modo particolare intorno al complesso denominato “La Bufalara”, interessato già nell’agosto del 2012 da un’operazione di sgombero effettuata sempre dalla polizia locale congiuntamente ai carabinieri. In quella occasione furono circa una ventina gli extracomunitari controllati e sgomberati dalla struttura.

L’operazione di ieri mattina fa seguito ad un sopralluogo effettuato dalla polizia locale e Michele Milano, responsabile dell’unità operativa prevenzione collettiva del distretto sanitario Capaccio Roccadaspide, a seguito del quale sono state riscontrate le pessime condizioni in cui vivevano gli stranieri nella zona circostante il complesso della Bufalara.

L’operazione è stata effettuata intorno alle 8. Quando i vigili sono giunti nella zona, nelle baracche e roulotte non hanno trovato nessun extracomunitario. Probabilmente, si erano recati al lavoro già dalle prime ore del mattino.

Sono state smantellate diverse baracche e roulotte prelevate dagli operai del Comune per essere smaltite in apposite discariche con tutti i materiali custoditi all’interno.

In particolare, è stata smontata una baracca e prelevata una roulotte collocate nelle immediatezze della Bufalara, ed è stato smantellato una sorta di accampamento situato nelle immediate vicinanze, dove erano state allestite altre baracche fatiscenti e roulotte.

I controlli dei caschi bianchi del comandante Carotenuto continueranno anche nei prossimi giorni al fine di accertare che in zona non siano realizzate altre dimore improvvisate per extracomunitari.

Di fronte a questo scenario di degrado va detto che spesso gli stranieri devono fare i conti con i pregiudizi dei proprietari di abitazioni, che si rifiutano di fittare loro degli immobili. A volte accade pure che gli stranieri vivano in appartamenti ristretti fittati a prezzi spropositati rispetto ai servizi offerti. Il problema, dunque, in alcuni casi è anche trovare un alloggi dove vivere in modo dignitoso, senza sottostare alle pretese di chi approfitta del loro stato di bisogno.

Angela Sabetta

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