il caso metropolis 

“Sfrattati” dal Centro sociale Tempi lunghi per la nuova sede

Non sarà così facile trovare dei nuovi locali per l’associazione Metropolis dopo che è stata sgomberata da quelli all’interno del Centro sociale di Pastena a causa di problemi di inagibilità, come...

Non sarà così facile trovare dei nuovi locali per l’associazione Metropolis dopo che è stata sgomberata da quelli all’interno del Centro sociale di Pastena a causa di problemi di inagibilità, come riscontrato dagli stessi Nas. Lo si è capito chiaramente dalle parole dell’assessore allo Sport Angelo Caramanno che ieri è stato ascoltato in commissione Trasparenza. «Abbiamo chiesto all’assessore – ha spiegato a margine dell’incontro il presidente Antonio Cammarota – di capire che tempi c’erano per una nuova struttura, atteso che Metropolis ha finalità sociali rilevanti quali quelle di educare, su affidamento del settore Politiche sociali, persone che hanno bisogno e soprattutto hanno anche in affido per il Tribunale di sorveglianza delle riabilitazioni. Senza contare che non prendono un centesimo per chi si iscrive e riescono a sfornare campioni, come dimostra l’elenco che ci hanno mostrato in passato».
Tuttavia, l’assessore Caramanno non ha lasciato molte speranze, almeno per quanto è di sua competenza. Infatti, secondo le procedure di legge si dovrà riunire la Conferenza dello sport che dovrà decidere come procedere e questo non consentirebbe di risolvere la questione in tempi brevi. A questo punto, un’altra strada da seguire sarebbe quella di rivolgersi al settore delle Politiche sociali, tenendo appunto presenti le finalità dell’associazione. Proprio per questo è stato convocato a partecipare alla prossima riunione l’assessore Nino Savastano.
Nel corso dell’incontro è emerso anche un altro problema, quello cioè relativo alle attrezzature che venivano utilizzate per praticare la pratica del pugilato e che si trovano ancora all’interno della vecchia struttura. «Abbiamo chiesto e abbiamo ottenuto – ha aggiunto in merito Cammarota – che venga consentito quantomeno il deposito delle attrezzature che sono ancora lì, perché attualmente una volta portate via i componenti dell’associazione non saprebbero dove metterle».
Si attende, quindi, di conoscere dal Comune di Salerno il deposito in cui sistemare attrezzi che rischiano seriamente di deteriorarsi, trasformandosi così in un ulteriore costo che l’associazione Metropolis dovrebbe sostenere.
Angela Caso
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