Sfrattati dal centro sociale Ora devono anche pagare

Pagani, Giuseppe Barone si è visto recapitare una cartella di oltre tremila euro Stessa sorte toccherà al direttore artistico di “Casa Babylon” Nicolantonio Napoli

PAGANI. Prima una comunicazione di sfratto perché associazioni di non utilità sociale poi successivamente una richiesta ufficiale di pagamento di canoni arretrati. Tra le associazioni che svolgono le proprie attività al Centro Sociale di Pagani e il sindaco Salvatore Bottone le polemiche non si placano.

Giuseppe Barone, presidente dell’Associazione Nazionale No Aids Onlus, insieme al direttore artistico di Casa Babylon, Nicolantonio Napoli, e al custode della struttura, Gianfranco Oliva, si sono visti notificare qualche mese fa l’avviso dell’avvio del procedimento per il rilascio di locali.

Prima una richiesta di sfratto poi quella di pagamento arrivata per il momento solo a Giuseppe Barone ma che a breve arriverà anche a Nicolantonio Napoli e Gianfranco Oliva. «C’è una situazione pendente con il Comune- ha affermato Napoli- L’amministrazione è assente da anni. Le associazioni al centro sociale dovrebbero avere il diritto di usufruire gratuitamente dei locali per tutto quello prodotto in questi anni per la città». Non ha dubbi Napoli. «Dalla politica abbiamo ricevuto solo pugnalate. Sono amareggiato e deluso perché dopo aver parlato con il sindaco mi sarei aspettato un comportamento diverso. Inviare la richiesta di pagamento di cifre così elevate non fanno altro che velocizzare il processo di abbandono del Centro Sociale da parte delle associazioni».

L’amministrazione comunale ha avviato verifiche per accertare la regolarità dei contratti delle associazioni ospitate presso la struttura e per fare luce su eventuali morosità. Il primo ad essere stato ritenuto moroso il presidente dell’associazione No AIDS Onlus Barone che si è visto recapitare un avviso dal Comune con il quale gli sono stati richiesti canoni non versati a partire dal 2010 per un ammontare di oltre tremila euro. Una somma cospicua che Barone è chiamato a versare entro dieci giorni.

«Vorrei capire - spiega Barone- Prima mi è stato notificato lo sfratto perché non svolgevo attività sociali nel centro, quindi, occupavo abusivamente la struttura adesso mi chiedono il pagamento di tremila euro per canoni arretrati.Una volta pagato potrò restare presso il centro sociale?». Le richieste di pagamento saranno notificate anche alle altre associazioni.

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