La STORIA

Sfollata da 32 anni a Cava de' Tirreni: "Non voglio morire senza una casa vera"

A 79 anni, Margherita Passaro vive in un prefabbricato. Come terremotata ha diritto a un alloggio. Appello ai politici

Ha 79 anni e dopo 34 anni vissuti nei prefabbricati della Maddalena Margherita Passaro, 214esima in graduatoria per l’assegnazione dei 376 alloggi di edilizia residenziale popolare, non sa ancora quale futuro l’aspetti. Vive ancora in una baracca, in un sito container ormai spopolato e con altri prefabbricati vicini vuoti e privi degli infissi. Una situazione catastrofica

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Cosa sa della sua casa? Le hanno fatto sapere qualcosa?

Non so proprio niente. Sono terremotata storica e la casa ancora non l’ho avuta. È morta mia madre, è morta mia sorella ed io sono rimasta sola.

Che cosa denuncia esattamente?

Denuncio che gli altri che sono venuti a vivere nei prefabbricati molti anni dopo di me hanno avuto la casa ed io ancora no.

Tra l’altro lei non sta neanche tanto bene in salute...

È vero. Sono piena di dolori e non possono farmi morire in queste lamiere fredde che mi penetrano nelle ossa. È assurdo.

In questo campo container, ormai quasi svuotato, lei ha paura di stare sola?

Sicuro, solo baracche, non c’è più nessuno, né al civico 37, né al 41. Sto sola pure la notte.

Lei ha anche un decreto che attesta la sua storicità?

Niente, non mi hanno chiamato proprio mentre gli altri dopo di me hanno avuto già da tempo un abitazione.

Cosa chiede adesso al Comune?

Di vedere in fretta, poiché ho diritto ad una casa, dove sistemarmi. Io vivo nel terrore che da un momento all’altro mi possa succedere qualcosa e non so a chi rivolgermi. Ho paura di rimanere da sola in un sito di prefabbricati che è pericoloso. Chiedo un alloggio, anche parcheggio, in attesa dell’assegnazione della nuova casa che ancora devono costruire.

Nell’area della Maddalena semideserta si avvertono strani movimenti. Lei ha anche subìto degli atti di vandalismo qualche anno fa.

Sì, due volte alla finestra mio prefabbricato sono stati fatti saltare vetri ed infissi, probabilmente colpiti con una spranga di ferro. Un’altra volta, invece, ignoti fecero esplodere una bomba carta sotto un’altra delle mie finestre.

Lei, un po’ di tempo fa, ha anche sporto denuncia al locale commissariato di Pubblica Sicurezza. Per cosa?

Sì, ho denunciato che, nonostante quanto disposto dalle graduatorie provinciali per l’assegnazione degli alloggi popolari stilata nell’anno 2010, ad oggi non mi è stata assegnata ancora alcuna abitazione popolare, né sono stata contattata per sceglierla, così come mi risulta essere stato fatto con molte delle altre persone indicate nella graduatoria. Intanto sono stata esposta a gravissimi atti vandalici». 

Alla luce delle indagini dei carabinieri che stanno revocando case popolari a chi non ne ha titolo, lei è disposta a passare in una di queste abitazioni che prossimamente si libereranno?

Certamente, se prima infatti ero rimasta un po’ scettica, ora accetto anche questa ipotesi perché per come si sono messe le cose, credo che per gli 84 alloggi da realizzarsi a Pregiato, passeranno minimo altri due anni.