Maiori

Sfiducia, firmatari a caccia degli scontenti

MAIORI. La mozione di sfiducia, oramai, è stata presentata e, a questo punto, il sindaco Antonio Della Pietra, entro 30 giorni, dovrà convocare il Consiglio comunale, che dovrà decidere se decretare...

MAIORI. La mozione di sfiducia, oramai, è stata presentata e, a questo punto, il sindaco Antonio Della Pietra, entro 30 giorni, dovrà convocare il Consiglio comunale, che dovrà decidere se decretare o meno lo scioglimento del parlamentino cittadino. Il clima politico a Maiori, dunque, diventa sempre più incandescente e si acuiscono ancora di più i contrasti tra maggioranza e opposizione. Minoranza che, però, questa volta, per centrare l’obiettivo, avrà bisogno anche dell’appoggio di qualche esponente della maggioranza, scontento dall’azione dell’Amministrazione, pena l’insuccesso della mozione, che per passare, dovrà ottenere 9 voti a favore.

Insomma la partita si gioca sui numeri, proprio quei numeri presi come esempio da Francesco Amato, Antonio Capone, Raffaele Capone, Raffaele Cipresso, Giuseppe Confalone, Lucia Mammato per motivare, a loro dire, il fallimento dell’Amministrazione Della Pietra. «La nuova raccolta differenziata – rimarcano i firmatari del documento di sfiducia – ha fatto accrescere il costo del servizio di almeno 200 mila euro, di fronte ad un aumento percentuale pari solo al 15 per cento». «E, ugualmente – aggiungono - anche la gestione della spiaggia libera e l’affidamento della struttura portuale sono stati un fallimento e ora l’Ente è esposto al pericolo dover pagare i danni». (g.d.s.)