Sferra pugni al molestatore Salernitano in manette 

Marco Pirollo ha colpito un 40enne che importunava la fidanzata: l’uomo è in coma Il diverbio è avvenuto all’uscita di una discoteca in piazza Santa Trinita a Firenze

Sferra un pugno a un coetaneo per i continui apprezzamenti che rivolgeva alla sua fidanzata, salernitano finisce in carcere a Firenze. C’è la gelosia alla base della lite avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì, divampata anche per gli effetti della sbronza dopo una serata passata in discoteca. L’insistenza di un corteggiatore poco cortese e molto sgradito, infatti, sarebbe il movente della resa dei conti conclusa con un gancio tirato da un 39enne di Salerno al rivale, di un anno più grande. Uno scontro dalle conseguenze drammatiche, poiché il fiorentino T.V. è ricoverato in coma a Careggi per le lesioni provocate dal pugno che l’ha mandato al tappeto, in mezzo alla strada, facendogli battere la testa. Le sue condizioni sono stazionarie e dopo le prime 48 ore i medici si dicono cautamente ottimisti. Ha rimediato una trauma cranico forte e la sua prognosi resta riservata. Accusato del colpo proibito Marco Pirollo, salernitano della zona orientale già noto alle forze dell’ordine e da tempo residente tra Vietri sul Mare e la Spagna. A Firenze per una vacanza con la fidanzata, ora è in stato di fermo di indiziato di delitto per lesioni gravi. La polizia l’ha individuato grazie ai filmati di alcune telecamere di sicurezza, e a due testimonianze: quella di un facchino che scaricava bagagli in un hotel e della stessa donna che è con lui, una 30enne. Tutto è successo alle 3 di venerdì mattina, quando Pirollo e la ragazza escono dal Yab Yum, storico locale della movida fiorentina. In pista e al bar pare che l’uomo si sia accorto dei primi approcci del 40enne fiorentino alla donna.
Tentativi insistenti secondo la coppia, che tuttavia ha deciso di non reagire e cambiare aria. Da qui, la decisione di abbandonare la discoteca per evitare che la situazione degenerasse. T.V., però, decide di arrendersi nel corteggiamento ed esce a breve distanza. La direzione è la stessa e porta verso piazza Santa Trinita. Qui avviene lo scontro. Il facchino di un hotel vede un uomo riverso a terra che non dà segni di vita. Chiama subito i soccorsi e nel frattempo arrivano i vigili urbani che raccolgono la sua testimonianza, insieme ai poliziotti della questura fiorentina giunti sul posto. In una prima ricostruzione dei fatti si parla di due uomini che si spintonano, di uno finito a terra e di una coppia che si allontana verso Ponte Santa Trinita. Le immagini delle telecamere visionate dagli inquirenti mostrano anche una spinta tra i due, di lui a lei. Poi si dividono: la 30enne prosegue da una parte, lui torna indietro.
Marco Pirollo, infatti, si mostra curioso, chiede ai presenti di quell’uomo stesso a terra. “Ditemi, che cosa è successo?”. Non sa, però, che la descrizione del presunto aggressore calza a pennello con la sua ed era già stata trasmessa dalla sala operativa della questura di Firenze agli agenti che si trovavano in piazza. Qui è scattato il fermo. Il salernitano ai poliziotti sembra poco lucido, in preda ai fumi dell’alcol. Di lì a poco lo portano in questura e vomita. «Non mi ricordo nulla, ho bevuto, sono ubriaco», ha detto a chi l’ha interrogato. La ragazza, rintracciata la mattinata seguente nell’albergo dove alloggiava insieme al fidanzato, descrive allo stesso modo di Pirollo la serata finita in modo sconvolgente. Dice che lei e il 39enne sono stati seguiti da quel corteggiatore insistente e inopportuno addirittura fuori dalla discoteca. Poi è successo quel che è successo. L’uomo di Salerno, difeso dall’avvocato Eriberto Rosso, è stato sottoposto a fermo dalla polizia. Sabato mattina il gip del Tribunale di Firenze, Paola Belsito, non ha convalidato il fermo ma ha disposto una misura di custodia cautelare in carcere.
Domenico Gramazio
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