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Sfere e Templi Nuovo esposto alla Procura

CAPACCIO. Non c’è pace per le cupole geodetiche. A ritornare sulla questione sono i consiglieri di minoranza Pasquale Cetta, Nino Pagano, Franco Tarallo e Gennaro De Caro, firmatari di una nuova...

CAPACCIO. Non c’è pace per le cupole geodetiche. A ritornare sulla questione sono i consiglieri di minoranza Pasquale Cetta, Nino Pagano, Franco Tarallo e Gennaro De Caro, firmatari di una nuova nota inviata al Comune, Procura e Prefettura. L’opposizione ribatte al vicesindaco Nicola Ragni sostenendo l’illegittimità delle tre strutture collocate nell’area archeologica. «Le norme di attuazione del vigente Prg vietano categoricamente di realizzare interventi di qualsiasi natura nell’area archeologica - affermano - Inoltre, gli articoli 13 e 14 non contemplano la realizzazione di opere a carattere precario. Non lo consente la stessa legge Zanotti Bianco 220/67».

L’opposizione elenca una serie di normative ed i relativi vincoli imposti nell’area archeologica a sostegno della propria tesi e la mancanza delle autorizzazioni necessarie: «Alla luce della delibera (479 del 25/11/2014) con cui si è operata una programmazione a lungo termine dell’utilizzo delle cupole, disciplinato anche con il pagamento di un corrispettivo per cerimonie di tipo privato, la struttura delle sfere geodetiche non può essere classificata come “opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee”. Il montaggio delle sfere presupponeva l’autorizzazione urbanistica – conclude la nota - corredata dall’iter previsto per legge , tra cui, il deposito dei calcoli al Genio civile della Regione. Inoltre il montaggio e smontaggio delle cupole era ricompreso nel prezzo d’acquisto originario. Dal momento che l’amministrazione ha violato la norma contrattuale sullo smontaggio della struttura si è incorsi nella responsabilità di averlo pagato due volte con un danno erariale di 25mila euro. Infine qualsiasi struttura munita di impianti tecnologici non può essere classificata temporanea».

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